Treni iperveloci e sanità troppo lenta

Come tantissimi veronesi e veneti ho letto e sentito del treno chiamato Hyper Transfer che viaggerà a mille chilometri all’ora viaggiando da Venezia a Milano in 15 minuti. Abbiamo anche visto le entusiastiche dichiarazioni del presidente della regione Veneto Luca Zaia che ha detto che è una rivoluzione che nasce da noi. Vorrei dire al presidente Zaia che da veronese non ho bisogno di questa grande innovazione che per il momento è solo un costoso esperimento e che magari il miliardo di euro che vuole spendere per i 10 chilometri sperimentali li potrebbe usare per “rivoluzionare” le liste d’ attesa per le visite e gli esami clinici. Magari invece di metterci 4 mesi per una radiografia o non riuscire a prenotare una ecografia addome completo senza rivolgersi a pagamento alle aziende private riuscire a rispettare i tempi stabiliti dall’impegnativa senza dover pagare di tasca propria….. Questa sì che sarebbe una vera rivoluzione che sarebbe accolta con grande entusiasmo dai veneti!

Daniele Nottegar
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Non c’è dubbio caro lettore che le priorità per i veneti alle prese con le difficoltà di tutti i giorni siano ben altre. In primo luogo appunto la sanità pubblica, sempre più relegata nell’angolo a favore di quella convenzionata privata. Ma è davvero surreale che si pensi ai treni ipersonici quando quelli tradizionali fanno fatica ad arrivare puntuali. Quando sulle linee tradizionali si sommano guasti e si accumulano ritardi. La stessa Alta Velocità a Verona arriverà con qualche anno di ritardo: si parla del 2030 per la stazione di Porta Nuova. Ecco, vorremmo dire a Zaia che vanno bene anche i treni normali, purché siano affidabili e in orario. E lui conosce bene il ministro dei trasporti…