“Tu Donna per la parità di genere”. Spiccano due appuntamenti al Camploy con Ottavia Piccolo e il regista Tindaro Granata

Dopo il successo delle scorse edizioni, anche quest’anno il Teatro degli Orti/Modus diretto da Andrea Castelletti ripropone la rassegna «Tu Donna», giunta alla sua nona edizione. Un ciclo di spettacoli che ha come filo conduttore la centralità della figura femminile e la riflessione su temi importanti quali la condizione della donna, gli stereotipi e la violenza di genere. L’iniziativa è nata in collaborazione con l’Associazione VE.G.A (Veronesi Giuriste Associate) e l’Associazione Convergenze, e con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato alla Parità di Genere del Comune di Verona, a cui si aggiunge quello della Consulta delle Associazioni Femminili del Comune di Verona. La rassegna propone otto spettacoli da ottobre ad aprile su alcune grandi figure del passato remoto e prossimo, includendo nel calendario anche i momenti salienti a livello internazionale: il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, e l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Spiccano i due appuntamenti al Teatro Camploy con dei big del panorama italiano, ciascuno impegnato in maniera personale e profonda in un lavoro di rilettura del tema. II 3 aprile 2026 Ottavia Piccolo mette in scena «Donna non rieducabile», scritto da Stefano Massini. II 26 marzo 2026 l’attore, drammaturgo e regista Tindaro Granata, vincitore del Premio Ubu e delle Maschere del Teatro Italiano, porta il suo spettacolo «Vorrei una voce». A questi due importanti eventi si affiancano sei spettacoli di compagnie professioniste, scelte nel panorama indipendente italiano. Apre la rassegna, il 25 e 26 ottobre 2025, «Dal fuoco al disarmo: il viaggio di Giovanna» del Theandric Teatro Nonviolento di Cagliari con Camilla Vargiu, Rose Aste e Elga Maccione. II 14 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la compagnia Teatro delle Temperie di Bologna porta «Lo stronzo», dove un’enorme porta chiusa simboleggia tutte le porte – mentali, sociali, culturali e reali – che separano talvolta maschile e femminile, troppo spesso generando violenza. II 13 dicembre lo spettacolo fra teatro e danza «Cassandra» della Compagnia Teatro Blu di Varese rilegge, attraverso il mito greco, il tema della parità di genere e l’opposizione alla guerra. La rassegna prosegue il 6 febbraio 2026 con «Voce di donna», spettacolo a cura di Nove Teatro di Reggio Emilia con Melania Giglio. II 27 febbraio «Agrumi» con Claudia de Candia è una stand-up comedy dai contenuti più che mai caldi, selezionata dal Fringe-Mi Festival di Milano. L’11 aprile, prima dei due eventi big conclusivi, lo spettacolo «Antigone» della Compagnia Hellequin di Pordenone parla di una grande eroina della mitologia, una figura fuori dal comune, disobbediente non violenta che sfida fino in fondo non solo gli uomini ma anche gli dèi, prima di decidere del suo proprio destino. «La nostra proposta per la Stagione 2025/2026 è una manifestazione che abbraccia diverse riflessioni legate all’universo femminile, con accenti forti dedicati alla violenza sulle donne e alle tematiche riguardanti i diritti e le opportunità, ma anche elementi culturali detrattivi della figura della donna» commenta il direttore artistico Andrea Castelletti.