Tumori in Veneto, più speranza di vita Ecco come il male oscuro colpisce la nostra regione. I numeri parlano chiaro. Terapie e screening: ruolo fondamentale per la guarigione

In Veneto il 60,7% degli uomini e il 66,3% delle donne sono vivi a 5 anni da una diagnosi di tumore, contro una media nazionale del 54% degli uomini e del 63% delle donne. Il Veneto è Regione virtuosa in Italia per l’adesione ai programmi di screening anticancro. Nel 2016 il 79% dei cittadini ha fatto il test di prevenzione per il tumore del colon retto, più del doppio della media nazionale; il 63% delle donne si è invece sottoposto allo screening per il tumore dell’utero, più che doppiando la media italiana del 30%. Donne venete record anche per la prevenzione del tumore alla mammella, effettuata dal 64% di loro contro il 44% in Italia. Le diagnosi stimate di nuovi casi di tumore nel 2017 in Veneto sono state 31.750 , con una tendenza che rispecchia quella nazionale, con un andamento stabile delle nuove diagnosi fra gli uomini e un incremento fra le donne. Nella popolazione generale le cinque neoplasie più frequenti sono quelle del colon-retto, seno, polmone, prostata e melanoma. Infine si stima che nel Veneto vivano più di 277.000 cittadini dopo la diagnosi di tumore, una cifra in costante crescita. Tutti questi dati sono emersi in una conferenza all’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, che spiega il volume “I numeri del cancro in Italia 2017” realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) e dalla Fondazione AIOM.. Alla conferenza erano presenti l’assessore alla sanità della Regione Luca Coletto, la presidente nazionale dell’AIOM Stefania Gori, il presidente della Fondazione AIOM Fabrizio Nicolis, la presidente di Airtum Lucia Mangone e l’Amministratore delegato dell’Ospedale di Negrar Mario Piccini.