Il Comune di Bosco Chiesanuova ha approvato il nuovo Regolamento comunale per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari nel proprio territorio. In seguito ad una attenta analisi delle criticità del territorio naturale e delle risorse idriche carsiche che caratterizzano la Lessinia, il nuovo regolamento ha stabilito l’istituzione delle fasce di rispetto e di tutela assoluta, individuando in tutto il territorio comunale la presenza di sorgenti, pozzi ad uso idropotabile, cavità carsiche, pozze di abbeveraggio del bestiame e dei principali impluvi idrologici. In particolare, il regolamento fissa l’estensione della cosiddetta zona di rispetto — ovvero della porzione di territorio che circonda le “zone di tutela assoluta” — a 200 metri di raggio da captazioni e pozzi per uso idropotabile, a 500 metri dal bacino idrografico a monte rispetto al punto di captazione e a 300 metri dalle sorgenti. È importante sottolineare che anche l’intera estensione del Parco Naturale Regionale della Lessinia è considerata “zona di rispetto”. «Questo provvedimento, si pone l’obiettivo di conciliare la difesa fitosanitaria con le irrinunciabili esigenze di tutela della salute pubblica, di protezione della popolazione e di salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse, in un territorio molto particolare per la natura carsica delle sue risorse idriche» ha evidenziato il Consigliere delegato Francesco Sauro, che ha seguito la stesura del regolamento insieme all’architetto Daniel Mantovani. Il nuovo Regolamento comunale si inserisce in un quadro normativo più ampio, rappresentato dalla Direttiva Europea del 2009 sull’uso sostenibile dei pesticidi. Questo approccio mira ad un elevato livello di tutela ambientale basato sui principi di precauzione e azione preventiva che implica la selezione, il dosaggio e la distribuzione dei trattamenti fitosanitari con la minima quantità necessaria, tenendo conto delle condizioni locali e delle possibilità di controllo colturale e biologico. Per una gestione efficace e mirata dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari, l’Amministrazione comunale ha proceduto all’individuazione di specifiche aree nel territorio, classificandole in base ai vincoli e alle modalità di intervento. In alcune zone, definite “zone di tutela assoluta”, l’utilizzo di prodotti fitosanitari di origine chimica è rigorosamente vietato. Queste aree comprendono gli spazi circostanti le captazioni o derivazioni di acque destinate al consumo umano o animale, le sorgenti e gli ecosistemi acquatici e carsici di interesse scientifico. Il divieto in queste aree si estende anche allo stoccaggio di fertilizzanti chimici e prodotti fitosanitari, e alla realizzazione di nuovi impianti che ne necessitino l’uso. In altre aree, tra cui l’ambiente urbano, le aree frequentate dalla popolazione (parchi gioco, giardini, parchi urbani, campi sportivi, cortili scolastici e aree adiacenti a strutture sanitarie) o da soggetti vulnerabili come donne incinte, bambini e anziani, e nelle “zone di rispetto”, l’impiego dei prodotti fitosanitari di origine chimica è consentito esclusivamente all’interno di un approccio integrato, che vede l’applicazione di mezzi alternativi di tipo biologico, fisico o meccanico e una programmazione accurata degli interventi. «Come in altre circostanze, poniamo la maggior tutela ambientale a monte di qualsiasi altra considerazione, poiché dalla salute del nostro territorio dipende il nostro futuro e soprattutto quello dei nostri figli e nipoti», ha concluso il sindaco Claudio Melotti.