Sta facendo discutere la proposta della Commissione europea di ridurre i sostegni all’agricoltura previsti nel bilancio comunitario 2028-2034. Una decisione osteggiata dai partiti nazionali ma anche dal territorio. Così Matteo Pressi, sindaco di Soave, una delle realtà vitivinicole più importanti d’Italia e che rischia di perdere decine di milioni di euro di contributi finalizzati all’innovazione delle catene produttive e alla promozione all’estero della DOC, ha pensato bene di sollevare la questione con un’iniziativa comunque singolare. Pressi, che in occasione delle proteste a Venezia per il matrimonio di Bezos aveva offerto la location scaligera dell’Est veronese, ha deciso di portare le eccellenze del territorio letteralmente sulla scrivania di Ursula Von Der Leyen, spedendo a Bruxelles una confezione contenente alcuni tra i prodotti top del territorio. C’è n’è per tutti i gusti, con il riso IGP veronese di Sorgà, le marmellate prodotte con i kiwi di Sommacampagna e il melo decio di Belfiore, presidio slow food. Non manca, direttamente dalla Lessinia, una fetta sotto vuoto di Monte Veronese, magari per condire una pasta (prodotta a Bovolone, quella inviata da Pressi) al radicchio di Roveredo di Guà, o da far sciogliere sulla polenta realizzata con il mais di Gazzo veronese. Agli asparagi di Arcole, avvolti nella gommapiuma per non romperne il vasetto, si accompagna l’olio di Illasi, che certamente sarà apprezzato dalla Presidente della Commissione UE. “Se proprio vogliono danneggiare l’agricoltura del nostro territorio, almeno si sforzino di conoscerla. Per questo ho deciso di inviare alla Commissione una piccola selezione dei tantissimi prodotti che rendono grandi le nostre filiere. Aldilà della bontà dei prodotti, ogni giorno i nostri agricoltori si impegnano per immettere sul mercato alimenti sicuri e certificati. Affossiamo un comparto dell’economia che è un presidio di salute per acquistare miliardi di armi, strumenti di morte e violenza. Tutto questo non ha alcun senso”, conclude Pressi. E chissà che la degustazione non convinca l’Unione a tornare sui propri passi, così da poter brindare con il Soave e con il Valpolicella sistemati dal sindaco all’interno del pacco. Quella della Commissione, lo ricordiamo, è una proposta che ha davanti a sé due anni di dibattiti al termine dei quali è facile immaginare che sarà diversa da come è stata pensata.