Un porto sicuro per Gasparato E’ in procinto di lasciare la presidenza del Consorzio Zai che guida dal 2011. Dal Quadrante Europa aspetta la nomina del Governo per trasferirsi in una autorità portuale che potrebbe essere quella di Civitavecchia, ma anche della più quotata Venezia

Su Gasparato è un derby tra Fratelli d’Italia e Lega. Per lui, che ha dato vita alla lista civica Verona Domani e ha un passato in Forza Italia, stanno lavorando Meloni e Urso

Dove alla fine verrà nominato non lo sa neppure lui, l’importante è che sia… un porto sicuro. Matteo Gasparato è in procinto di lasciare il Consorzio Zai Quadrante Europa che guida dal 2011. Sta aspettando la nomina dal Governo in un’autorità portuale che potrebbe essere quella di Civitavecchia (più probabile fino a qualche settimana fa) o al porto di Venezia, ipotesi che sta prendendo più quota.
E’ un derby tutto politico tra Fratelli d’Italia, che promuove Gasparato, e la Lega che invece punta su un altro nome. In prima fila per il Carroccio ci sarebbe Alberto Rossi, avvocato, genovese, segretario generale di Assarmatori.
Se per Gasparato, che con questo passaggio (dopo aver dato vita alla lista civica Verona Domani e aver militato a lungo in Forza Italia) entra a tutti gli effetti nella squadra di Fratelli d’Italia, stanno lavorando la premier Meloni, i ministri Urso, Lollobrigida e tutta la filiera del partito, per Rossi si schiera invece la squadra leghista con il ministro Matteo Salvini, il sottosegretario Rixi e lo stesso governatore Luca Zaia. Va registrato poi anche il nome di Nicola Torricella, già direttore tecnico del porto di Venezia, sponsorizzato dal sindaco della città Luigi Brugnaro ma le chance sono poche.
E’ evidente dunque che sul controllo del porto di Venezia c’è una sfida tutta interna al centrodestra che sta anticipando quella che sarà ancora più rovente per la presidenza della Regione in vista delle prossime elezioni. E quella per il nuovo sindaco di Venezia. Fratelli d’Italia o la Lega possono avere sia la presidenza della Regione che l’autorità portuale e magari anche il nuovo sindaco post-Brugnaro? Ci sarà un tavolo politico dove fare il punto sugli equilibri futuri o si andrà avanti per singoli capitoli?
Scelte politiche per le nomine che dovranno tener conto anche delle decisioni per le altre Autorità portuali nazionali.
Ma venendo all’aspetto più tecnico delle vicende portuali, quello di Venezia è uno dei sistemi più complessi da gestire: c’è il nodo delle crociere che attraversano la delicatissima città con tutto il problema dell’over tourism collegato, connesso a questo aspetto c’è il nodo del canale di Marghera, la gestione del Mose (che quando è alzato impedisce ovviamente il transito navale), c’è tutto il settore della logistica da organizzare e così via. Per questo ruolo qual è il profilo migliore? Quello di un manager più politico perché dovrà relazionarsi con molte altre istituzioni e fare sistema, o quello di un manager più tecnico? Comunque vada, se gasparato verrà nominato a capo di qualche Autorità portuale si aprirà la successione al Consorzio Zai Quadrante Europa in un periodo dove il pentolone delle nomine degli enti economici sta già ribollendo…
MB