Un rifugio per i senza fissa dimora Le persone positive al Coronavirus saranno ospitate a San Fidenzio per la quarantena

E’ stato firmato il protocollo tra Comune, Prefettura, Ulss 9 Scaligera e Diocesi di Verona per accogliere le persone positive al Coronavirus sprovviste di una casa dove rimanere in quarantena. Nella struttura di San Fidenzio, in località Novaglie, potranno quindi trovare ospitalità persone prive di soluzioni alloggiative autonome, che devono osservare le misure della quarantena obbligatoria in quanto positive asintomatiche al virus COVID-19, o dell’isolamento fiduciario perché entrate in contatto diretto con soggetti contagiati. Persone senza fissa dimora, ma anche anziani che vivono soli, senza alcun riferimento familiare e per i quali a San Fidenzio sono invece garantite cure e assistenza adeguate. Una soluzione anche per i detenuti che escono dal carcere, come già avvenuto con i primi due ospitati nei giorni scorsi. L’accordo, valido fino al termine dello stato di emergenza, individua i soggetti attuattori e i rispettivi interventi. Il Comune, attraverso i Servizi sociali, provvede alla fornitura dei pasti, alla pulizia e sanificazione dei locali della struttura; la Diocesi mette a disposizione gratuitamente la ‘Casa di Spiritualità San Fidenzio’, attrezzata con 40 posti letto e ritenuta idonea per assolvere alla funzione richiesta; l’Ulss9 effettua i controlli sanitari, garantisce il trasporto in sicurezza degli ospiti ai fini dell’inserimento nella struttura e si impegna a individuare altra idonea collocazione del beneficiario in caso di sviluppo di sintomatologia durante il periodo di ospitalità; la Prefettura garantisce il coordinamento dell’attività di ospitalità. Il documento è stato firmato questa mattina in municipio dal sindaco Federico Sboarina, insieme all’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco, dal Prefetto Donato Giovanni Cafagna, dal direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi e da mons. Cristiano Falchetto in rappresentanza della Diocesi Veronese.