Verona avvia la nuova stagione degli Ambiti Territoriali Sociali. Il 27 novembre, alla Gran Guardia, l’ATS VEN 26, inizia il suo percorso, riunendo amministratori, operatori e Terzo Settore per costruire insieme un sistema sociale più solido e integrato. Il 27 novembre 2025, dalle 14.30, la Sala Convegni del Palazzo della Gran Guardia ospiterà il primo incontro pubblico dedicato alla presentazione del nuovo ATS VEN 26 Verona, nel quadro del processo avviato dalla Legge regionale 9/2024 per la costituzione degli Ambiti Territoriali Sociali del Veneto. L’appuntamento, dal titolo «Verso la costituzione dell’Ambito Territoriale Sociale VEN 26», è promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Terzo Settore del Comune di Verona, in collaborazione con la Direzione Programmazione Socio Sanitaria Territoriale. L’incontro prevede due sessioni distinte. Dalle 14.30 alle 16.00 saranno coinvolti dipendenti e referenti politici dei Comuni che compongono l’ATS VEN 26. Dalle 16.00 alle 17.30 l’incontro sarà rivolto agli Enti del Terzo Settore, alle associazioni e ai sindacati. L’ATS VEN 26 Verona, di cui il Comune di Verona è Ente capofila, comprende i Comuni di Verona, Bosco Chiesanuova, Buttapietra, Castel d’Azzano, Cerro Veronese, Erbezzo, Grezzana, Roverè Veronese, San Martino Buon Albergo e San Giovanni Lupatoto. Questa nuova configurazione riprende l’organizzazione del Distretto 1 Verona Città dell’ULSS 9 Scaligera. L’avvio dell’ATS risponde alle indicazioni della Legge regionale 9/2024, che orienta gli Enti locali verso una programmazione più unitaria, la condivisione degli indirizzi e un sistema di servizi capace di garantire omogeneità di accesso e rispetto dei LEPS. L’ATS è destinato a diventare il luogo privilegiato per la pianificazione zonale, rafforzando la governance territoriale del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali. Dovrà inoltre fungere da snodo strategico per le politiche sociali e di welfare, favorendo la condivisione delle scelte programmatiche e degli indirizzi, nonché il monitoraggio e la valutazione del sistema socio-assistenziale a livello locale. «Si tratta di un passaggio epocale che avrà un impatto concreto sulla vita dei nostri concittadini. È fondamentale – spiega l’assessora alle Politiche sociali e abitative, terzo settore e ambito territoriale sociale, Luisa Ceni – conoscere con anticipo il quadro delle attività che verranno sviluppate e garantirne la massima trasparenza. Dobbiamo coinvolgere tutti i partner che operano nel sociale, quindi gli operatori, gli enti del terzo settore, i sindacati e i cittadini. È importante raccontare il percorso avviato nel 2024 e che oggi stiamo portando a compimento attraverso la costituzione e la strutturazione degli ATS». La riforma punta infatti a superare la frammentazione, promuovendo una gestione associata più efficiente e una governance territoriale rafforzata. Per questo motivo il coinvolgimento di amministratori, operatori, ULSS, Terzo Settore, sindacati e associazioni è un elemento centrale del percorso. Il coinvolgimento di tutte le componenti interessate dipendenti, amministratori locali, ULSS, Terzo Settore, Sindacati e Associazioni è prioritario per accompagnare un processo scandito da tappe obbligatorie definite dalla Legge 9/2024, orientato al raggiungimento di obiettivi quali il garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) e l’omogeneità di accesso ai servizi, e fondato sul rafforzamento della rete di collaborazione tra gli attori del territorio. L’incontro del 27 novembre rappresenta la prima occasione per illustrare lo stato dell’arte, le tappe in corso e gli obiettivi comuni. A seguire sono previsti altri due appuntamenti: il 2 dicembre a Grezzana e il 18 dicembre a San Giovanni Lupatoto, aperti a tutti coloro che non potranno partecipare alla data veronese.



