Antonio Mirco Brugnoli e’ nato a Tortona e vive in Valpolicella da oltre 50 anni. Tralasciati gli studi di economia e’ diventato un manager del mondo del vino, trascorrendo gran parte della sua vita tra piccole e grandi cantine di tutta Italia. Conseguito i diplomi da sommelier AIS e Degustatore Ufficiale AIS, Mirco, da sempre appassionato al mondo del vino e la cucina, si e’ spinto alla pubblicazione de LA GUIDA (Edizioni Scripta 2025) firmandosi con lo pseudonimo di Artemio Molinara, che chiediamo all’autore di motivarci. «Spesso gli artisti utilizzano pseudonimi per varie motivazioni, nel mio caso l’ho fatto per onorare la «Molinara» un’uva del territorio valpolicellese, mentre il nome Artemio e’ per ricordare il contadino scontroso, goffo e burbero del film «ragazzo di campagna», oltre che citare la dea Artemide, protettrice dei boschi e la natura degli animali selvatici». Come nasce LA GUIDA? «Un percorso che parte nel lontano 2005, e portato a termine grazie ad un caro amico che mi ha spronato a completare il racconto di fantasia, che una volta terminato lui stesso mi ha spinto a presentarlo all’editore veronese che ha deciso di stamparlo». Un percorso enogastronomico narrato con cibi e vini di gran pregio Dalla grande passione per tutto ciò che fa riferimento alla terra, la cucina e i frutti che dona. Ma anche dal desiderio di cimentarmi in un’arte che per me appariva avulsa e tortuosa per chi, come me, e’ stato sempre abituato a gestire fatturati, numeri e persone. È una lettura per amanti di cibo e vini veronesi o puo’ essere consigliato a tutti? «Lo ritengo un libro interessante per tutti coloro che amano il buon cibo e il vino pregiato, ma anche quanti vogliono cimentarsi a scoprire come un racconto di fantasia possa essere letto tutto d’un fiato, grazie anche ad una introduzione con la quale suggerisco vari modi di lettura interessanti e curiosi». Nel testo viene dato grande risalto anche all’aspetto paesaggistico. «L’Italia tutta e’ un luogo meraviglioso da scoprire. Il mio racconto, essendo di fantasia, puo’ essere immaginato di essere vissuto in qualsiasi luogo ove ci sia un lago, delle colline, una montagna e dei vigneti». Perche’ dovremmo leggere LA GUIDA? «Lo ritengo un percorso enogastronomico che aiuta il lettore in possibili futuri abbinamenti. Racconta le debolezze dell’essere umano, i suoi grandi slanci di generosità, e il suo lato più oscuro, che per avidità e sete di potere trasforma l’animo». Salutiamo i lettori consigliando un vino ed un piatto dai sapori unici? «Per il vino, consiglio un Franciacorta brut millesimato vendemmia 2018, da abbinare ad un piatto sconosciuto ai più: la Carbonéra, pietanza povera del Lago di Garda, che consumavano un tempo i carbonai, composto da polenta formaggio del Monte Baldo e olio extra vergine d’oliva del Garda DOP; un abbinamento azzardato, ma dal sicuro impatto emotivo in chi lo assaggerà».



