Unicredit, fondi a impatto sociale Un’operazione da 200 mila euro per rilanciare l’attività durante l’emergenza

C.P.L. Servizi – Cooperativa Sociale di Solidarietà rilancia la propria attività e lo fa attraverso un’iniziativa innovativa in ambito sociale, che permette di sfruttare tutte le risorse straordinarie messe a disposizione in questa situazione emergenziale.
La cooperativa con sede a San Bonifacio ha infatti sottoscritto con UniCredit un accordo per un finanziamento di 200 mila euro, con intervento di garanzia del Mediocredito Centrale come previsto dal Decreto Liquidità.
Nello specifico i fondi messi a disposizione serviranno a C.P.L. per dotare le strutture in gestione ed il personale dei presidi sanitari e di sicurezza necessari e acquistare un nuovo van attrezzato per il trasporto disabili, garantendo ora il distanziamento sociale tra le persone durante il trasporto e, a lungo termine, l’incremento generale dei servizi di trasporto disabili
«Con quest’operazione di supporto a C.P.L., un’eccellenza nel dinamico panorama del Terzo Settore veronese – ha commentato Luisella Altare, Regional Manager Nord Est di UniCredit – abbiamo attivato tutte le misure, straordinarie e non, a disposizione di un soggetto con esigenze molte specifiche e complesse, che porta avanti la missione dell’inclusione di persone svantaggiate, condivisa da UniCredit Social Impact Banking. In questo modo siamo vicini a operatori, oggi più che mai impegnati nel raccogliere sfide sociali, costruendo la loro sostenibilità nel tempo. Siamo certi che questa iniziativa innesterà un circolo virtuoso sul territorio».
L’intervento della Banca rientra nel più ampio ambito di attività della Social Impact Banking, l’iniziativa lanciata da UniCredit nel 2017 con l’obiettivo di identificare, finanziare e promuovere persone e imprese che possono avere un impatto sociale positivo.
Il prestito dell’importo di 200 mila euro, rientra nell’offerta di Impact Financing, che sostiene tutte le imprese profit e non profit che abbiano evidenti intenti sociali addizionali e misurabili, nei settori come sanità e assistenza sociale, educazione e formazione, recupero delle periferie e beni/aree restituite al territorio, alloggio sociale e tutela e valorizzazione patrimonio artistico e culturale, turismo sociale e agricoltura sociale, oltre a qualunque settore che favorisca l’inserimento lavorativo di categorie svantaggiate. L’offerta propone un funding agevolato e la possibilità per le imprese eleggibili di beneficiare di una liberalità o di una parziale retrocessione degli interessi al raggiungimento di predeterminati obiettivi condivisi (“Pay For Success”) e accompagnamento a cura dei volontari di UniGens. Inoltre, per imprese con un fatturato annuo massimo di 30 milioni di euro, si avvale di un plafond di 50 milioni di euro sostenuto dal programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) e dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), erogando fino a 500.000 euro per ogni singola operazione.