Uno sforzo economico da 20 milioni Silvestri: “In occasione delle trattative abbiamo confermato un pacchetto migliorativo”

Le Segreterie nazionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS confermano e proclamano lo sciopero nazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori di LIDL Italia per l’intera giornata di oggi venerdì 18 luglio per la provincia di Verona il presidio si tiene davanti al punto vendita LIDL di via Padovana ad Arcole, nei pressi del centro logistico e della direzione generale dell’azienda. Questa seconda giornata di sciopero segue la mobilitazione già indetta lo scorso 24 maggio, che aveva registrato un’ampia adesione nei magazzini, nei punti vendita e negli uffici di tutta Italia. Anche in quell’occasione, l’obiettivo era quello di sbloccare una trattativa ormai ferma da oltre due anni per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. A questo proposito c’è da registrare la dichiarazione di Massimiliano Silvestri, Presidente Lidl Italia. “Da sempre – dice – ci impegniamo per garantire condizioni economiche di miglior favore a tutte le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori e, già a partire dal 2009, Lidl Italia è l’unica realtà del settore discount – e una delle poche nella GDO italiana – ad essersi dotata volontariamente di un Contratto Integrativo Aziendale. In occasione delle trattative per il rinnovo, ancora una volta, abbiamo confermato il nostro impegno proponendo un pacchetto di misure significativamente migliorativo per uno sforzo economico complessivo pari a 20 milioni di euro aggiuntivi, corrispondente ad un aumento superiore al 50% rispetto al contratto in essere. Parte dell’attenzione costantemente dedicata ai dipendenti, si evince anche dal fatto che Lidl Italia – sottolinea – retribuisce il lavoro al minuto e prevede importi di superminimo in busta paga superiori a quelli del settore, oltre a riconoscere una maggiorazione domenicale del 135%, rispetto a quella prevista dal CCNL che è pari al 30%. In aggiunta, parallelamente alla proposta economica, ci siamo impegnati per proseguire sulla strada già intrapresa di istituire le 25 ore settimanali come monte ore minimo contrattuale, rispetto alle 18/20 ore previste dal CCNL di settore; prevedere il passaggio da 5° a 4° livello per i collaboratori impiegati nei centri logistici ed, infine, introdurre la sperimentazione per migliorare la pianificazione degli orari settimanali e delle domeniche. Restiamo convinti – conclude – della validità della nostra proposta, costruita in base al fondamentale criterio della sostenibilità economica di lungo periodo, e auspichiamo che le organizzazioni sindacali ne comprendano a fondo il valore”.