Uto Ughi e i virtuosi, il violino è un’arte. Sabato 11 febbraio alle 20.45 al Teatro Salieri di Legnago Nel programma anche l’Overture in Re Maggiore e la Fuga per Archi di Antonio Salieri

La stagione “RallegrArti” del Teatro Salieri di Legnago prosegue sabato 11 febbraio alle 20:45 con un appuntamento speciale, L’Arte del Violino. Protagonista assoluto Uto Ughi in scena con i Virtuosi Italiani. La prima volta del M° Ughi nella casa del Salieri vedrà in apertura l’Overture in Re Maggiore e a seguire brani di Mozart, Saint Saëns, Vitali, Tartini, Boccherini e Kreisler. Tra le particolarità, gli strumenti suonati da Uto Ughi: un violino Guarneri del Gesù del 1744 e lo Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata. In evidenza il momento che avverrà a fine concerto con la consegna di una targa da parte del Comitato Provinciale di Verona dell’A.N.V.G.D. (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia). Il presidente della delegazione veronese, Marco d’Agostino, ringrazierà Ughi per l’impegno costante nel ricordare gli italiani fuggiti dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia al termine della Seconda guerra mondiale sotto la spinta della pulizia etnica e lo spettro delle foibe. Significò l’esodo di 350.000 persone e la morte violenta di migliaia di innocenti. Il padre di Uto Ughi, come Giuseppe Tartini, uno dei compositori in scaletta, fu nativo di Pirano d’Istria. Radici più volte emerse nel corso della vita personale e professionale del Maestro, origini raccontante anche in un capitolo del libro autobiografico ‘Quel diavolo di un trillo’. Considerato l’erede della tradizione violinistica italiana, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si esibisce per la prima volta in pubblico. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste, con grandi tournèe nelle più importanti capitali europee e le più rinomate orchestre sinfoniche. Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, è in prima linea anche nella vita sociale del Paese. In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. I Virtuosi Italiani, capitanati dal M° Alberto Martini, hanno già collaborato con Uto Ughi esibendosi insieme, tra le varie, presso il Teatro La Fenice di Senigallia e al Teatro Ristori di Verona.