VALDEGAMBERI AIUTA IL BARBONE LA QUESTURA VUOLE CACCIARLO E’ un bonario clochard, cittadino italiano, “non finto profugo”

“C’è bisogno di assistenza sociale e non di uno Stato debole con i forti e forte con i deboli. Rimango basito dall’ordinanza del Questore di Venezia, che dispone l’e­spulsione del signor Pasq­uale Aita, cittadino italiano, residente in Germania, reo di essere un simpatico e bo­nario clochard che ogni giorno ho il piacere di salutare e di stringergli la mano, trattato invece dalla Qu­estura veneziana come una ‘persona pericolosa per la sicurezza e la tranquillità pubblica, che insulta ed incute timore ai passanti’, ac­cuse queste, invece sm­entite da tutti coloro che lo conoscono”.  Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente Stefano Vald­eg­a­mberi che sottolinea come “si­amo di fronte al par­adosso di uno Stato forte con in deboli e debole con i forti. Mentre apprendo questa notizia, leggo sul giornale che i finti profughi, accolti in comodi alberghi, si dedicano nella mia Verona allo spaccio della droga, senza che questo comportamento po­rti ad alcuna immediata espulsione. Probabilmente, dietro all’amico Pasquale, non c’è nessuna cooperativa che lucra alle sue spalle e, pertanto, nessuno si interessa della sua persona. E, ancora, sussiste l’aggravante che Pasquale è cittadino ita­liano”.  Valdegamberi ha p­r­o­­­posto di fare una colletta per so­stenere le spesi legali del ricorso al Tar “contro que­­sta assurda ed ingiusta ordinanza”.