VENDERE L’AUTOSTRADA ERRORE GRAVISSIMO di Achille Ottaviani

Una città moderna che vuole essere innovativa cresce la propria viabilità con nuove strade. Non vende la sua arteria più importante. In uno dei più “assordanti” silenzi che la storia di Verona ricordi è stata perfezionata la vendita di uno dei più preziosi gioielli della nostra provincia. Mi riferisco all’ autostrada Brescia-Padova. Più che una vendita, una svendita, per 600 milioni gli spagnoli di Abertis si sono portati a casa la ricchissima Bs-Pd e la nuovissima Valdastico. Ciò che è grave è che il tutto è avvenuto nel totale disinteresse di enti, associazioni di categoria, partiti politici di maggioranza e di opposizione e cittadini. E’ inutile ricordare che la rete viaria è l’unico collegamento est-ovest che si interseca poi con la Brennero, quindi di vitale importanza. Altret­tanto inspiegabile un’altra cosa, oltre che essere patrimonio della comunità la spa gode di ottima salute e da sempre produce utili a palate e valore indotto. Allora perchè venderla? Un errore imperdonabile che Verona e l’intero Veneto pagheranno a caro prezzo. Le reti autostradali e ferroviarie sono lo scheletro di una città, di una regione, di una nazione. Senza di quelle si rimane chiusi in casa. Non resta che constatare che Verona, ancora una volta, ha dimostrato una folle miopia e un sano masochismo. Sue vere vocazioni.