Temporali violenti, piogge torrenziali, raffiche di vento e, in alcune aree, grandine hanno provocato nella serata di ieri sera, lunedì 1 settembre, danni a colture e strutture agricole. Secondo l’analisi di Condifesa Verona CODIVE, l’ente che si occupa delle assicurazioni in agricoltura, la zona più colpita è la fascia compresa tra Isola della Scala (Tarmassia e Mandello), Bovolone (Campolongo e Villafontana) e Oppeano. In queste zone, oltre ad acqua e vento si è manifestata pesantemente anche la grandine. «I danni sono ingenti e in corso di verifica da parte del nostro tecnico, anche perché molte aree risultano ancora sommerse – spiega il direttore di CODIVE, Michele Marani -. A titolo di esempio, la nostra centralina meteo di Bovolone ha registrato in due giorni 200 mm di pioggia per metro quadrato e raffiche di vento superiori ai 130 km/h. Le colture più colpite sono cereali, mais, tabacco, riso, orticole e pomodoro . Pesanti conseguenze anche per i territori di Belfiore, Zevio, Palù e San Bonifacio, con pioggia e vento forte che ha provocato il rovesciamento di interi filari di alberi da frutto. CODIVE invita gli associati a denunciare i danni: «Ricordiamo – sottolinea Marani – che chi ha aderito all’Agrifondo Mutualistico e ha subito l’abbattimento di filari può presentare segnalazione presso i nostri uffici». Un richiamo rafforzato dal presidente Davide Ronca: «Agrifondo Mutualistico è uno strumento esclusivo per i soci aderenti, complementare alla copertura assicurativa, pensato per rafforzare la protezione delle aziende agricole. Oltre ai danni alle strutture frutticole e viticole, il fondo può intervenire anche su altre problematiche, come le fitopatie della vite o le criticità legate ai cereali». «È caduta una quantità di pioggia impressionante – dice Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona -. I temporali sono stati due: uno ieri mattina e uno in tarda serata, per un totale di più di 70 millimetri di acqua. Io da stamattina sono in campagna a cercare di far defluire l’acqua, ma c’è chi sta peggio di me, dato che il forte vento ha rovesciato gli impianti di irrigazione, i tetti e le reti antigrandine. Dispiace perché siamo in piena raccolta con tutte le varietà di mele: abbiamo appena iniziato con le varietà Golden, mentre va avanti anche quella delle Stark e delle Delicious. Ed è partita anche la vendemmia. È un periodo in cui si dovrebbe portare a casa il lavoro di un’annata e invece ci ritroviamo a dover rimediare ai danni e alle devastazioni causate dal meteo. Ogni volta che arriva un temporale c’è da tremare». Danneggiata anche una parte di seminativi, con piante di mais spellate da cima a fondo. «Anche questa è un’annata dura dal punto di vista del meteo – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona. Eventi climatici estremi sempre più frequenti, con le grandinate estive del 2025 che hanno devastato intere produzioni, si assommano ad una pressione fitosanitaria sempre più pesante, tra cimice asiatica e Popilia Japonica che invadono le coltivazioni. La realtà è che per gli imprenditori agricoli è sempre più difficile far quadrare i bilanci».