Verona a testa bassa non si ferma più. Il coach Badocchi: «Con la Capitolina sabato prossimo sarà una partita difficile»

Il Verona Rugby torna a vincere e lo fa in trasferta sul campo di Petrarca, una squadra giovane ma sempre pericolosa, che per un tempo gli antracite riescono a dominare ma che si dimostra viva fino e pericolosa fino alla fine. Al Geremia finisce 29-34. Pronti via ed è subito il Petrarca a mettere punti a tabellino, Verona concede subito un calcio da posizione favorevole. Verona non si scompone e torna all’attacco, l’occasione arriva subito con una touche da buona posizione. Verona ha pazienza, prova a impostare in drive e alla fine ribalta il lato e va in meta con Binelli alla bandierina. Verona non si ferma e attacca a testa bassa ma gli errori di handling nei momenti cruciali impediscono di affondare il colpo, e alla fine sono i padroni di casa a punire, con un’accelerazione improvvisa che consente una segnatura agile dell’estremo Mizzon in mezzo ai pali per il sorpasso padovano. La reazione antracite non si fa attendere, e in pochi minuti i ragazzi di coach Badocchi mettono in pratica lo stesso copione: si parte da una mischia dominante a sinistra e il ribaltamento di fronte rapido e preciso lancia Binelli verso la seconda segna- tura. La superiorità della mischia veronese costringe Petrarca all’indisciplina e subito dopo il giallo sventolato al flanker padovano Minozzi il pack antracite colpisce tre volte in quindici minuti con la terza metà di Zorzetto in drive, la replica pochi minuti dopo per la meta del bonus e la quinta segnatura per il 10-31 che chiude il primo tempo. La ripresa si apre con lo stesso copione. Il Verona continua a mettere pressione guadagnando un calcio dietro l’altro, sempre con la scelta di aggredire con il drive. Gli antracite arrivano a centimetri dalla meta ma non riescono ad affondare il colpo, lasciando così a Petrarca la possibilità di rientrare in un match che sembrava già in ghiaccio. La girandola dei cambi di coach Badocchi rivoluziona la mischia e Petrarca si trova definitivamente in inferiorità numerica quando il 7 tutto nero si fa espellere per un placcaggio pericoloso sull’apertura veronese Lamensa. La partita è tutt’altro che finita. Verona è impreciso e ad approfittarne è la seconda linea 5 che intercetta un pallone a metà campo e scappa in mezzo ai pali riaprendo il match sul 17-31. Per Verona è un colpo difficile da assorbire, con la tensione che nel secondo tempo cala un po’, e Petrarca ne approfitta riuscendo ancora a colpire in drive riaprendo definitivamente la contesa. Verona prova a rimettere distanza optando per la prima volta per un calcio di punizione e allungando ancora sul 22-34, ma Petrarca è sempre li. Un’altra disattenzione consente l’intercetto dell’ala destra di casa, Franchini riesce a recuperare ma placca alto e viene ammonito. A pochi minuti dal termine la spinta petrarchina ormai costante si concretizza in una meta alla bandierina nata da una bella apertura al piede in uscita dal drive. Petrarca si porta così sotto il break e con quattro mete a referto guadagna due punti in una partita dominata da Verona nel primo tempo ma che i padovani riescono quasi a recuperare nella ripresa. Coach Badocchi si dice soddisfatto del risultato pur ammettendo le difficoltà nella ripresa: «Potevamo fare ancora più punti nel primo tempo, mentre il secondo è stato più complicato del previsto. In settimana abbiamo lavorato tanto e i risultati si sono visti, abbiamo cercato di coinvolgere di più i trequarti. Sappiamo che con la Capitolina sabato sarà una partita difficile e dovremo farci trovare pronti dal punto di vista difensivo e sulle fasi statiche.»