Arrivano in Veneto quattro bambini, tra uno e otto anni, provenienti dalla Striscia di Gaza, feriti e bisognosi di cure mediche altamente specialistiche. Saranno presi in carico dalla nostra rete sanitaria grazie al coordinamento della CROSS (Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario), in collaborazione con il SUEM 118 del Veneto. “A tutti loro garantiremo assistenza con la massima professionalità e umanità che da sempre contraddistingue il nostro sistema sanitario”. Lo annuncia il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, informando dell’arrivo imminente di quattro minori che saranno accolti dalle Aziende Ospedaliere Universitarie di Padova e Verona. L’Azienda Ospedaliera di Verona accoglierà un bambino di 5 anni con un’importante immunodeficienza e un neonato di un anno affetto da una grave patologia agli organi interni. L’Azienda Ospedale-Università di Padova prenderà in carico un bambino di 8 anni con lesioni oculari e un altro piccolo paziente di due anni con ustioni e traumi al volto. “Ringrazio sin d’ora – prosegue Zaia – le equipe mediche e tutto il personale delle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona per la straordinaria disponibilità e competenza che stanno dimostrando ancora una volta. Il Veneto è terra di accoglienza, soprattutto per i più fragili. Da noi curiamo tutti i feriti di guerra, senza guardare alla loro provenienza o al loro schieramento: ciò che conta è il bisogno di aiuto, e i bambini, ovunque nascano, devono essere protetti e salvati”, ha sottolineato il Presidente Zaia. “Papa Francesco – ha concluso Zaia – diceva che la Chiesa è come un ospedale da campo che non chiude mai le porte a nessuno. La Regione Veneto è un ospedale da campo. Da noi le porte sono aperte e non serve avere documenti. Non sono questi i primi bambini che abbiamo accolto e non saranno gli ultimi. Ci siamo occupati di quelli dell’Ucraina, come degli africani. E i nostri medici sono orgogliosi di questa attività”.