VERONA AL RALLENTATORE di Achille Ottaviani

Osservando ciò che accade nella nostra città, si ha l’impressione che tutto giri con la moviola. E’ tutto un po’ rallentato. Inspiega­bile in un mondo che invece corre a più non posso. Sembra che amministratori, politici e associazioni, non abbiano nessuna fretta. Non c’è urgenza per far tornare questi benedetti quadri rubati dall’Ucraina. Tempo scaduto. Se ne è accorta anche la Procura, evviva! Segue la teleferica di Castel San Pietro, una “boiata” pazzesca non ancora utilizzabile. Castel San Pietro pure. Magazzini Generali ancora gran cantiere, buonanotte. Arsenale con annesso comitato, tutto deve ancora cominciare. Incontri con il ministro, orrore. Siamo ancora ai duelli botta e risposta. Ikea arriverà. Il parto non è certamente di nove mesi. Esselunga in Zai, forse qualcosa si muove.  Sono solo alcuni esempi che mi tornano alla mente mentre scrivo. Intanto la città invecchia e servono le conseguenti manutenzioni. Così arrivano i cantieri e gli ingorghi sempre più insopportabili al traffico sempre più caotico. Di chi è la colpa? Di tutti e di nessuno. C’entra molto la burocrazia, ma anche gli uomini hanno le loro responsabilità.