Roberto Mantovanelli è il nuovo vicepresidente di Aqua Publica Europea, l’associazione che riunisce i gestori idrici a proprietà pubblica del nostro continente. Ad eleggerlo il board di Ape, durante l’assemblea generale che si è svolta nella splendida cornice della Biblioteca Capitolare di Verona. Quarantatre anni, una laurea in ingegneria gestionale, componente della giunta esecutiva di Utilitalia, Mantovanelli è dal maggio 2018 presidente di Acque Veronesi. Dall’agosto del 2019 fa parte del management di Aqua Publica Europea come delegato di Viveracqua, il consorzio che riunisce i gestori dell’idrico integrato del Veneto. “Ringrazio il presidente Van Nuffel e i colleghi del board della fiducia per questo ruolo prestigioso. Ape è l’associazione che riunisce i gestori idrici europei a proprietà pubblica e ha come obiettivo quello del confronto e della condivisione delle migliori pratiche, sia a livello di governance che a livello tecnologico” spiega Mantovanelli. Al seminario tecnico, che ha fatto di Verona la capitale dell’idrico pubblico, hanno preso parte oltre 160 tra rappresentanti e tecnici di società idriche, docenti e alti funzionari istituzionali in rappresentanza di paesi europei ed extraeuropei, oltre che rappresentanti della Commissione Europea. “Il trattamento delle acque reflue è essenziale per proteggere lo stato ecologico dei nostri fiumi, mari ed ecosistemi. L’adozione di un approccio circolare in questo settore offre reali opportunità nei settori della minimizzazione dei rifiuti, dell’agricoltura sostenibile e della produzione di energia” ha aggiunto il Presidente di Ape, il belga Bernard Van Nuffel, presidente di Vivaqua, il gestore idrico di Bruxelles. “L’approccio circolare richiede però un complesso mix di quadro normativo adeguato, innovazione e coordinamento efficace tra i diversi settori e le parti interessate ed è quanto è stato fatto oggi a Verona”. Dell’evoluzione degli impianti di depurazione ha parlato David Bolzonella, a capo della sezione di impianti chimici del Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona e tra i massimi esperti europei del settore. Nelle parole del segretario di Ape, Milo Fiasconaro, l’importanza di decidere un percorso condiviso per accelerare gli approcci circolari in favore non solo dell’ambiente ma anche del necessario recupero di risorse critiche come il fosforo. La due giorni veronese dei gestori idrici europei si è conclusa con la visita alla centrale idrica di Lonigo, che fornisce acqua a 24 comuni divisi in tre province (Verona, Vicenza e Padova): “uno degli impianti maggiormente all’avanguardia non solo del Veneto ma d’Europa” ha spiegato Pierpaolo Florian, direttore di Alto Trevigiano Servizi. “Un evento che è stato occasione di ulteriore crescita per noi e per i gestori europei, che vedono il Veneto come un modello da prendere come esempio”.
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