“Verona e il Veneto, record negativo” "A noi la maglia nera d'Italia per consumo di suolo e inquinamento: serve la svolta"

“Il Veneto e Verona sono la maglia nera d’Italia per il consumo di suolo e per l’inquinamento. È indispensabile un radicale cambio di passo rispetto a quanto fatto finora dalla Regione”.
La doppia proposta arriva da Anna Maria Bigon, consigliera del Partito Democratico e candidata alle Regionali del 20-21 settembre, intervenuta a una conferenza stampa tenutasi nella sede PD di Verona, cui hanno partecipato anche i parlamentari dem Alessia Rotta (presidente della commissione Ambiente della Camera) e Diego Zardini, nonchè Luigi Cadura, ex sindaco di Pescantina, pure lui in corsa per Palazzo Ferro Fini.
“Lo scorso anno, a Verona, sono stati consumati 250 ettari di suolo, primato italiano. È un controsenso, quando in Veneto abbiamo 11mila capannoni abbandonati, intere aree industriali dismesse e 500mila case vuote – ha attaccato Bigon -. Potremmo e dovremmo dare incentivi per recuperare questo enorme patrimonio, anziché continuare con la cementificazione”.
Altro step fondamentale per ridurre l’inquinamento riguarda la mobilità: “Innanzitutto occorre aumentare il numero di piste ciclabili – attualmente il Veneto dispone di 7500 chilometri – e, al contempo, realizzarle in modo continuativo, non a macchia di leopardo. C’è poi la questione delle infrastrutture, la cui urgenza è legata alla necessità di spostare i mezzi pesanti fuori dai centri abitati, e donare a questi ultimi una boccata d’ossigeno. Penso, in particolare, alla Grezzanella, promessa da 30 anni, così come alla Regionale 10 o alla Statale 12”.
Sulle infrastrutture è intervenuta anche Alessia Rotta. “A differenza della Regione che non ha mai avuto Verona tra le priorità in agenda, il Governo c’è. Non a caso il ministro De Micheli sarà a Verona (oggi, ndr) per firmare gli accordi sulla Tav”.
Sulla ‘cura del ferro’ ha insistito Diego Zardini: “Dobbiamo trasformare radicalmente la mobilità sul territorio, attuando il Libro bianco su trasporti e logistica dell’Unione Europea, che da qui al 2050 prevede di spostare fino al 50% dei movimenti di merci e persone sulla mobilità sostenibile, a partire dai treni”, ha detto, spendendo una parola anche sulla biodiversità: “siamo pronti a sostenere tutte le iniziative per la valorizzazione di aree e parchi urbani – uno per tutti il Parco dell’Adige, dato in pasto a chi non riesce ad apprezzarne fino in fondo il valore”.
Da Luigi Cadura, infine, un’altra stoccata a Zaia: “Sull’ambiente le competenze sono regionali, eppure quando ci siamo trovati a bonificare la discarica di Pescantina è stato necessario l’intervento statale È un tema su cui la Regione è del tutto latitante”.