Verona non ha dimenticato Rodari La Biblioteca Civica ospita l'iniziativa voluta per ricordare il grande "scrittore dei bambini"

Gianni Rodari (1920-1980) è uno scrittore che, attraverso i suoi racconti, ha fatto viaggiare con la fantasia generazioni di bambini. Verona ha deciso di celebrarlo in occasione dei cent’anni dalla sua nascita (23 ottobre) attraverso una mostra presso la Biblioteca Civica.
Si intitola “Un Rodari a Verona. Omaggio al favoloso Gianni nel Centenario della nascita.” Con essa, si è voluto creare una sorta ti viaggio nella bibliografia dell’autore, concentrandosi sulla parte di produzione dedicata ai più piccoli.
L’iniziativa è stata curata da Anna Malgarise e la grafica è di Francesca Borghesi. E’ stata inaugurata il 17 settembre e rimarrà visitabile fino al 17 ottobre.
La mostra è divisa in due sezioni. La prima salta subito all’occhio appena ci si avvicina alla biblioteca. Infatti, ci si trova davanti a due cartelloni con dei disegni, appesi alle vetrate delle pareti d’entrata. Sono stati realizzati da Marco Paci, artista e docente di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Verona.
Queste opere s’ispirano a due lavori di Rodari. Si tratta de “Il tenore proibito” e “Un amore a Verona” che si trovano rispettivamente ne Il libro degli errori (1964) e Il gioco dei quattro cantoni (1980). Ad accompagnarli ci sono anche dei cartelloni con i testi delle storie stesse.
La scelta dei due racconti non è casuale. Sono, infatti, ambientati proprio a Verona. Un modo questo, per mettere in luce un lato magari meno conosciuto dello scrittore, quello che lo lega alla città scaligera. Una bella idea è stata, inoltre, quella di disporre a terra fogli con degli schizzi preparatori. Grazie a ciò il visitatore ha un inedito sguardo nello sviluppo del lavoro. L’intenzione di mostrare parte della fase preparatoria del progetto viene sottolineata anche nella sezione successiva della mostra. Lì, infatti, vi è un televisore con un filmato di alcuni momenti della creazione dei disegni.
La seconda parte del progetto, comunque, ha una funzione prevalentemente bibliografica. A ospitarla è la Sala Protomoteca della biblioteca. Qui si trovano alcuni libri di Rodari assieme a brevi estratti o recensioni. Inoltre, si possono prendere delle fotocopie con i testi de “Il tenore proibito” e “Un amore a Verona”.
Dato il tipo di letteratura su cui si concentra, non sorprende che “Un Rodari a Verona” sia stata creata con un occhio di riguardo per i più piccoli. Anche l’allestimento segue la stessa linea di pensiero. Sono state create delle strutture in legno composte da una base e tre bastoni, disposti due ai lati e uno al centro. I libri sono appoggiati alla base. Gli abstracts, invece, sono stati stampati in vari fogli e appesi con delle mollette su spaghi fatti passare attraverso le tre aste.
Giorgia Silvestri