
Il Verona conquista al Payanini Center la prima semifinale playoff per 31-28 contro il temibile Parabiago in una partita tiratissima giocata punto a punto e decisa solo nel finale. Domenica il ritorno – decisivo – a Parabiago.
Dopo la vittoria ai quarti contro Livorno, il Verona ha iniziato la missione semifinali con l’ultima gara della stagione da giocare tra le mura amiche del Payanini Center. Parabiago è arrivato a Verona con due settimane di riposo alle spalle e i favori del pronostico dopo aver dominato la stagione regolare del girone 1.
La partita si apre con l’omaggio a Leo Quintieri, arrivato alla centesima presenza con la maglia antracite in una partita che vale una stagione, poi si parte e non c’è più spazio per i sentimentalismi. Parabiago si conferma da subito squadra solidissima fisicamente e organizzata tatticamente, ma il Verona sa di dover mettere subito la gara sul binario giusto, e ci riesce.
La prima mezz’ora è tutta di marca antracite: con Venter che decide di andare per i pali e mettere subito fieno in cascina con due calci di punizione messi a segno nel primo quarto d’ora. Con lo scorrere dei minuti nel primo tempo il Verona cresce e arriva alla prima marcatura al 19’ con Redondi – migliore in campo al termine della contesa – per un parziale alla mezz’ora di 13-0 per il Verona.
La luce per Parabiago si accende solo al 35’ quando Munro si fa ammonire lasciando la squadra in inferiorità e i rossoblù sono lesti ad approfittarne con un’azione rapida dell’estremo Grassi che finta il passaggio all’ala e va a chiudere la prima meta ospite. Verona stringe i denti e difende un paio di drive pericolosi, ma prima della pausa colpisce durissimo, con una meta dell’ala Diego Franchini che riesce a portare la partita all’intervallo sul 18-7. Nel secondo tempo Parabiago non ci sta ad inseguire e si riporta subito sotto con un drive letale finalizzato da Cornejo. Gli ospiti fanno valere la forza in mischia e l’intensità sui punti d’incontro, con il Verona che soffre ma assorbe i colpi. Le penalità concesse dagli antracite sono molte, ma la difesa è ordinata e riesce a tenere Parabiago a distanza con un gran dispendio di energie e colpendo nelle poche occasioni concesse con calci di punizione.
Il secondo tempo si trasforma così in un terribile botta e risposta, con Parabiago che segna ancora al 65’, approfittando ancora della superiorità numerica, mentre il Verona cerca di mantenere il risicato vantaggio a suon di calci di punizione dell’apertura Venter.
Al 75’ Parabiago dopo tanto spingere passa finalmente in vantaggio con la quarta meta che vuol dire bonus offensivo per gli ospiti. È ancora l’estremo Grassi a colpire, con Parabiago che sente la vittoria nel naso dopo aver passato l’intero match a inseguire. La partita del Payanini è però tutt’altro che finita: tempo di tornare di là ed è Belloni a intercettare un pallone sanguinoso nei ventidue avversari andando a segnare la meta del controsorpasso.
Parabiago con pochi minuti sul cronometro si rilancia in avanti e avrebbe l’occasione di strappare la vittoria in extremis, ma il Verona resiste e non si scompone malgrado i gialli che allo scadere saranno tre. Si lotta su ogni ruck fino alla linea di meta, ma la palla sfugge a Parabiago a pochi centimetri dal bersaglio grosso. La partita finisce lì, 31-28, con il Verona che sa di aver centrato la prima metà dell’impresa. I punti assegnati sono 4-2, con Parabiago che incassa entrambi i bonus.