Veronafiere, ok alla nuova governance. Via libera dell’assemblea dei soci Ampliata la delega all’ad Maurizio Danese rinunciando alla nomina di un nuovo dg

L’Assemblea dei Soci di Veronafiere riunitasi oggi ha dato il via libera al nuovo assetto della governance della Spa di Viale del Lavoro, come proposto dal CdA. A Maurizio Danese, nominato all’unanimità amministratore delegato nel giugno scorso dal Consiglio di amministrazione, già ai vertici della Fiera dal 2015 a maggio 2022 e attualmente anche presidente di AEFI, l’Associazione di riferimento dell’industria fieristica italiana, il CdA ha deciso di ampliare le deleghe, rinunciando alla nomina di un nuovo direttore generale. Nel corso dell’assemblea ai Soci sono stati illustrati anche il piano di razionalizzazione delle società del gruppo – che ha l’obiettivo di snellire la gestione, renderla più efficiente accorciando la linea decisionale garantendo al contempo un efficientamento dei costi –, e il nuovo assetto organizzativo interno. Quest’ultimo prevede l’ingresso di due nuove figure dirigenziali che opereranno in stretto contatto con l’amministratore delegato, una delle quali proveniente da una società interamente di proprietà del Gruppo e che sarà assorbita da Veronafiere nel corso del 2023. “In questi mesi con tutto il CdA abbiamo lavorato molto intensamente su diversi fronti: dalla organizzazione di fiere ed eventi in Italia, ripartita a pieno regime e senza restrizioni solo nel marzo 2022, e all’estero via via che si aprivano i mercati; alla riorganizzazione del Gruppo Veronafiere, sia per quanto concerne le risorse interne sia nelle sue ramificazioni societarie’’, sottolinea il presidente di Veronafiere Federico Bricolo. “Veronafiere è tornata a generare fatturato e indotto in modo significativo, lavorando bene anche all’estero- evidenzia Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere-Ciononostante, contiamo come tutto il settore fieristico italiano l’impatto di alcuni fattori esogeni significativi. Il primo, relativo ai costi aggiuntivi che abbiamo dovuto sostenere per lo spostamento di rassegne importanti dai primi mesi del 2022 a inizio marzo e maggio. Il secondo riguarda invece i costi crescenti, a partire da quelli energetici, che abbiamo dovuto assorbire direttamente. A ggravi che quasi certamente dovremmo prevedere anche per il 2023, visto che le fiere vengono promosse e vendute ben prima del loro svolgimento e pertanto le tariffe per servizi e metri quadri sono determinati con largo anticipo’’.

LA SOCIETA’

La Compagine societaria Veronafiere SpA è così composta: Comune di Verona (39,483%), Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (24,078%), Camera di Commercio di Verona (12,985%), Cattolica Assicurazioni (7,075%), Banco BPM Spa (7,009%), Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario (5,379%), Provincia di Verona (1,401%), Intesa Sanpaolo Spa (1,354%), Banca Veronese Cooperativo di Concamarise (0,883%), Immobiliare Magazzini Srl (0,188%) e Regione Veneto (0,161%).