“Via libera a Sboarina” C’è l’imprimatur del leader della Lega Salvini, sabato a Verona. “Sboarina ha lavorato bene e per un sindaco servono dieci anni per completare il lavoro”. Ecco un focus sulla situazione politica

L’imprimatur è arrivato, ammesso e non concesso, che esistessero dubbi sulla presenza di Federico Sboarina alla guida del centrodestra alle prossime elezioni (maggio 2022). “Per un sindaco ci vogliono dieci anni per completare il lavoro” ha detto Salvini, l’altro giorno in piazza Bra. “Sboarina ha lavorato bene e continuerà a farlo” ha aggiunto il leader della Lega, lasciando capire che i dubbi li hanno solo gli altri.
CANDIDATI SICURI. Oltre a Sboarina, ci sarà ovviamente Flavio Tosi, che è uscito allo scoperto in anticipo e che sta “dialogando con tutti”, come ha ammesso lui stesso giorni fa. Sicura anche la presenza di Michele Bertucco, a sua volta in corsa con tutte le forze pià a sinistra della Sinistra. Dovrebbero poi presentarsi con una lista propria, Michele Croce (appoggio a Tosi) e Fabio Venturi (appoggio a Sboarina).
L’ENIGMA. Inevitabile pensare al centrosinistra, che rischia di essere “spaccato” prima ancora di iniziare la partita. Di Bertucco s’è detto. Va ricordato che proprio la scelta di Bertucco, nel 2017, fu alla base della sconfitta del centrosinistra, allora presente con Orietta Salemi.
Che succederà nel centrosinistra? Damiano Tommasi accetterà la proposta? In questo caso, con ogni probabilità, lo stesso Pd potrebbe appoggiarlo, spingendolo verso un possibile ballottaggio con Sboarina, che al primo turno dovrebbe ottenere la percentuale più alta.
Ma se Tommasi dicesse di no? Il centrosinistra rischierebbe di “frantumarsi” ulteriormente, con un candidato scelto da Traguardi e uno dallo stesso Pd.
NOMI ECCELLENTI. Il Pd potrebbe, ad esempio, lanciare Alessia Rotta, parlamentare. E Traguardi potrebbe proporre Federico Testa. Certo, il centrosinistra dovrebbe comunque trovare un’intesa e fare “gioco di squadra”, per poter arrivare comunque al ballottaggio e poi giocarsela con Sboarina. Se invece, come successe nel 2017 fosse impossibile “fare sintesi”, è chiaro che lo scenario fa pensare a un ballottaggio Sboarina-Tosi.
LE IPOTESI. A spingere il centrosinistra verso la sinergia, è anche un semplice ragionamento. Se andassimo al ballottaggio con Sboarina, potremmo contare anche su una parte, almeno, dei voti dei Tosiani, che farebbero di tutto pur di non vedere rieletto l’attuale sindaco”, diceva giorni fa un autorevole voce della Sinistra.
Basterà questo ad evitare errori e omissioni, che il centrosinistra ha commesso di frequente? Per ora,una risposta non c’è. E forse molto dipende da un’altra risposta. Quella in arrivo da Damiano Tommasi.
R.Tom.