Vinitaly sempre più green e digitale A Roma il programma di Verona Fiere per il Vinitaly

Aumentato del 25% il numero degli espositori esteri presenti all’interno del padiglione Inte­rnational Wine Hall; sold out degli spazi in quartiere già a dicembre 2017; incoming di delegazioni commerciali selezionate da 58 Paesi; una media di operatori professionali provenienti ogni anno da 140 nazioni (nel 2017, 128 mila presenze totali di cui 48 mila dall’estero, di cui 30.200 buyer accreditati da 142 Paesi); una crescita costante dell’offerta “green” con le aree ViVIT, VinitalyBio e Fivi; una innovativa directory online con 4.319 espositori da 33 Paesi e 13.000 vini iscritti ad oggi che, attraverso un portale informativo in italiano, inglese e cinese, consente un matching b2b tutto l’anno, progettato lungo la linea del nuovo sviluppo di servizi digitali previsto dal pianto industriale. Piano che prevede investimenti anche per il miglioramento delle infrastrutture di quartiere e di pertinenza dello stesso (parcheggi, recupero e utilizzo già da quest’anno delle Gallerie Mercatali, manufatti di archeologia industriale prospicenti l’area espositiva) e un cesura sempre più marcata tra la fiera business nel quartiere e le iniziative di Vinitaly and the City dedicate ai wine lover in città, a Verona e, quest’anno, in tre borghi suggestivi della provincia: Bardolino, Soave e Valeggio sul Mincio. “Sempre più aziende estere si stanno accorgendo delle opportunità che Vinitaly mette in campo – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Vero­nafiere –. Lo conferma la crescita degli espositori e della superficie della Intern­ational_Wine Hall. Sul fronte dell’incoming, abbiamosel­ezionato professionisti provenienti da 58 nazioni dei 5 continenti. Dagli Usa sempre più presenti importatori e distributori anche dagli Stati interni. Il Canada è a Vinitaly con una delegazione dei rappresentanti dei principali monopoli provinciali canadesi di vino, in collaborazione con ICE Agenzia. Dalla Russia sono state scelte due tipologie di buyer: importatori top con fatturati alti e aziende di dimensione più piccole. Per gli operatori provenienti dalla Cina, ci siamo concentrati su città di prima fascia come Pechino e Shanghai, ma abbiamo coinvolto anche aziende provenienti da città di seconda fascia, come Chengdu, e terza, come Foshan”. Alla presentazione del 52° Vinitaly moderata dal giornalista Luciano Ferraro, oltre al presidente Danese e direttore generale Mantovani, sono intervenuti: Andrea Olivero, viceministro del ministero delle Politiche agricole, Michele Scannavini, presidente di ICE-Agenzia, Federico Sboarina, sindaco di Verona, Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, e Denis Pantini, responsabile Nom­isma Wine Monitor.