Zaia: “Siamo sul filo del rasoio”. Veneto verso la zona rossa?

La situazione va peggiorando. Il semaforo è quasi rosso. In Veneto continuano a crescere i contagi e i ricoveri da Covid. “Abbiamo un incremento quotidiano di positivi, la variante inglese ormai è pre­sente in modo massiccio, oggi si calcola che il 70% dei tamponi possa avere questa mutazione”, ha detto il governatore Luca Zaia nel corso della conseuta conferenza stampa nella sede della Pro­tezione Civile di Marghera. “Noi siamo scesi con i ricoveri in ospedale per un paio di mesi e poi ab­biamo ricominciato la corsa del virus”, ha spiegato Zaia. Sappiamo che se c’è un liberi tutti arriveremo a un punto in cui non si po­tranno più accettare ricoveri. Le restrizioni che potremo af­frontare sono pe­santi e il mondo è in difficoltà. Spero che se ne venga fuori senza misure durissime”. In queste ore il governo, assieme al Comitato tecnico scientifico, stanndo valutando le applicare un lockdowon totale (al mo­mento l’ipotesi meno probabile) oppure zone rosse molto severe nelle regioni più a rischio. Zaia, in ogni caso, pre­tende chiarezza.

“Ci vogliono prospettive di inizio e fine delle restrizioni, e notizie che siano univoche, e un grande cambio di passo rispetto agli indennizzi. La morsa si fa sempre più sentire. Da un lato c’è il go­verno che dice ‘i nuovi pa­ra­metri sono questi’, sollecitato da una comunità scienti­fica che si confronta all’interno del Cts, dall’altro appena i so­no delle misure”, ha accusato il go­vernatore, “c’è ognuno che di­ce una cosa diversa e in mezzo ci siamo noi”.

IL BOLLETTINO
L’incidenza del contagio è del 3,9%: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.677 nuo­vi casi. I ricoverati sono 1.510 ricoverati (+6) , 170 terapia intensiva, 1.340 in a­rea non critica. Purtroppo al­tre 22 vittime. Il Veneto va ver­so la zona rossa? I dati spingono in questa direzione, già da lunedì prossimo. L’Rt odierno è in fase di calcolo e domani il Cts stabilirà i nuovi colori. Zaia av­verte: “A oggi non abbiamo certezza ma siamo sul filo di rasoio. Con Rt 1 si passa da zona gialla a zona rossa, con Rt 1,25 si passa da arancione a rossa, e noi siamo in bilico. Spererei che tutti andassimo in bianco, è evidente, noi siamo arancioni adesso, la regressione del dato deve ripetersi nelle tre settimane, spero di recuperare un’altra settimana di fiato in arancione, ma purtroppo le curve stanno sa­lendo, sia a livello nazionale che regionale. Non so quale sarà il nostro destino, la mia speranza è quella di mantenere l’arancione, in zona rossa dovremmo chiudere i negozi, le scuole di ogni or­dine e grado , confini comunali, uscite per motivi di ne­cessità”. In queste ore è in discussione il nuovo protocollo vaccinale. Il nuovo protocollo vaccinale sarà discusso questo pomeriggio. “Stamattina con i colleghi delle altre Regioni ci siamo sentiti per mettere ordine alla campagna vaccinale con criteri uguali per tutti. Tra le priorità su cui si è concordato, le fragilità, la disabilità, i caregiver e i familiari. Dopo di che si va finalmente per fasce d’età in ordine decrescente”. Quindi una precisazione da parte del governatore. «Io il vaccino non l’ho ancora ricevuto, e neppure l’assessore alla Sa­nità Manuela Lanzarin, perché penso che prima debba farlo una persona che ha 80-70 anni, dopo di che si passa a noi. Però se qualcuno vuole fare una chiamata di popolo e garantircelo subito” ha ironizzato “noi ce lo facciamo. Comunque lo trovo poco corrett nei confronti di quei pensionati che ci stanno chiedendo tutti i giorni di avere il vaccino”.