Le vaccinazioni in azienda come farsi trovare pronti Seminario organizzato da Confapi e regione Veneto

Vaccini in azienda, le imprese del mondo Confapi sono pronte a partire. Confapi è stata la prima Confederazione a livello nazionale a proporre la campagna vaccinale nei luoghi di lavoro: grazie alla costante mediazione con Governo e Parti Sociali si è giunti alla sottoscrizione del “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti Covid per i dipendenti”. Per illustrarlo Confapi Veneto ha organizzato un momento di confronto con la Regione Veneto a cui hanno partecipato oltre 200 imprenditori.
«È oggi più che mai evidente che la vera chiave di volta nella lotta alla pandemia sia la massima velocizzazione nella somministrazione dei vaccini anti Covid, collaborando ad ogni livello per convincere tutti i cittadini della sua utilità e sicurezza nel garantire salute individuale e di gruppo. L’obiettivo dell’incontro è quello di non farsi trovare impreparati», ha aperto i lavori il presidente di Confapi Veneto Manfredi Ravetto. «Arrivare a mettere a punto la macchina vaccinale anche sui posti di lavoro significa velocizzare il processo nazionale di distribuzione del vaccino, ma anche garantire maggior sicurezza nelle aziende sotto il profilo della salute e al contempo dare certezze su tempi di lavorazione e consegne. E quest’ultimo punto, nella complessa situazione economica attuale, non è certo di poco conto».
L’incontro è stato moderato dal direttore di Confapi Venezia Nicola Zanon e ha contato anche sugli interventi dei presidenti delle Associazioni territoriali: Carlo Valerio per Confapi Padova, Federica Polloni per Confapi Treviso, Marco Zecchinel per Confapi Venezia e William Beozzo per Confapi Vicenza e Pedemontana.
Nel corso del webinar è stato inoltre presentato il “Protocollo di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro”, del 6 aprile 2021, che aggiorna gli accordi sulla salute e sicurezza tenendo conto di quelli del 14 marzo e 24 aprile 2020.