“Quando Merckx mi…ordinò una birra” Il gregario Campagnari, con Chiappucci, G.B Baronchelli, Furlan: “Ciclismo, lezione per la vita”

Metti una sera intorno al tavolo quattro campioni di ciclismo e la…corsa è vinta. E’ andata così, a Sant’Ambrogio dove “Palla lunga e raccontare” ha ospitato Claudio Chiappucci, G.B. Baronchelli, Giorgio Furlan e Pietro Campagnari. “Che ci faccio io qui in mezzo a questi campioni?” s’è chiesto umile come sempre, Pietro Campagnari.
Lui, campione tra i gregari, fedele scudiero di Merckx, Gimondi e Zilioli, una vita passata a “…portare borracce, bottigliette prese al volo nei bar”. “E quella volta, Merckx mi chiese una birra, gliela portai…”.
Racconti di ciclismo e di vita, “…perchè questo sport continua a essere una lezione per la vita”, come osserva in apertura il sindaco di Sant’Ambrogio Zorzi.
Attorno al tavolo, ci sono 2 Milano-Sanremo Chiappucci e Furlan), 2 Giri di Lombardia (Baronchelli), maglie gialle, maglie tricolori, un’infinità di secondi posti. “Sì, ho perso un Giro per 12”, ma l’ha vinto Merckx, non uno qualunque…”, scherza Baronchelli. “E comunque, la gente si ricorda di noi anche per le imprese, per averci sempre provato”, osserva Chiappucci. E Furlan, oggi d.s. alla General Store, racconta di un ciclismo cambiato, “…ma di giovani che vanno seguiti sempre perchè la passione c’è ancora”.
C’è spazio anche per l’intervento del prof. Degani, ieri presidente della Federazione veronese di ciclismo. Degani emoziona, come sempre, “perchè è il ciclismo a emozionare. Uno sport che ancora conserva una grande umanità”.