Chiara, da Peschiera a Tokyo. E’ una “stella” del basket 3×3. “Un sogno che si è realizzato” La Consolini in campo in questa nuova specialità olimpica

Chiara Consolini (Peschiera del Garda, 20 maggio 1988) è una cestista italiana.
Alta 185 cm, gioca come guardia nella Virtus Eirene Ragusa.
Ha esordito con la Nazionale maggiore il 14 luglio 2010, partecipando poi alla qualificazione all’Europeo 2011 e all’Additional Tournament di Taranto.
Nelle scorse stagioni è stata grande protagonista con la maglia dell’Under 20 agli Europei di Sofia 2007 e Chieti 2008.
Ha saltato le qualificazioni all’EuroBasket Women 2013 per un infortunio al ginocchio ma ha giocato quelle per l’Europeo 2015 e lo stesso Europeo in Romania.
Ha giocato anche le qualificazioni all’EuroBasket Women 2017.
Ha giocato quattro stagioni col Famila Schio, con cui ha vinto l’EuroCup nel 2008 e uno scudetto.
Nel 2008 è passata in prestito alla Ducato Lucca, in A2.
Dal 2009 è alla Liomatic Umbertide, prima di tornare a Schio nel biennio 2011-13, dove ha conquistato un altro scudetto e la Coppa Italia. Dal 2013 è nuovamente ad Umbertide, dal 2015 a Ragusa.
In Nazionale partecipa ora alle Olimpiadi di Tokyo, nella specialità 3vs3, inserita per la prima volta nel programma olimpico. «È un sogno che si realizza e che da piccola neanche riuscivo a immaginare. D’altra parte questo è sognare, credere in qualcosa che non vedi. Ho i brividi così come li ho avuti davanti alla tv mentre guardavo la vittoria degli Azzurri del basket in Serbia, o i successi di Berrettini e della Nazionale di calcio. L’umanità dell’Italia sta vincendo, finalmente, e io sono onorata di avere l’opportunità che mi è stata data. Voliamo a Tokyo per finire il nostro lavoro avviato tanti anni fa, da squadra sottovalutata e con la giusta umiltà possiamo fare grandi cose», aveva detto alla vigilia.
Intanto, il torneo prosegue. Oggi, Chiara e compagne si sono dovute arrendere alle padrone di casa del Giappone, che hanno vinto nettamente. Domani saranno impegnate con la Russia nell’ultima partita delle qualificazioni, forse decisiva per il passaggio del turno.
Chiara c’è, il sogno continua. Anche se, diceva qualcuno, l’importante è esserci.