Oscar Farinetti, fondatore prima di Unieuro e poi di Eataly (dal quale è uscito), tra le sue doti ha sicuramente quella della sfacciataggine. In una intervista fiume al Corriere della sera nella quale pubblicizza l’uscita del suo nuovo romanzo e si avvia verso una nuova vita di scrittore, ammette che gli è dispiaciuta la chiusura di Eataly a Verona. E aggiunge che ormai bisogna aprire Eataly solo nei centri storici, nei centri commerciali e negli aeroporti. Bene, ma ricorda il signor Farinetti chi aveva voluto la location nelle ex celle frigorifere in Zai? Quello che andava in sopralluogo nell’ex Ghiacciaia ancora da ristrutturare insieme con l’allora presidente di Fondazione Cariverona Paolo Biasi era lo stesso Farinetti che oggi sostiene, implicitamente, che la location è stata sbagliata? Quel Farinetti che ha firmato il contratto di affitto con Biasi, proprietario in quanto Fondazione Cariverona dell’immobile, è lo stesso che ora scrive libri? Chi è che si era innamorato del sito di archeologia industriale (un pallino di Farinetti che a Torino ha aperto nell’ex stabilimento del Carpano di fronte al Lingotto Fiere) e della serpentina per il ghiaccio che era ancora nella sua sede storica? E che poi non ha nemmeno sviluppato l’area museale storica della Ghiacciaia? Sempre lui, Oscar Farinetti da Alba, che ha firmato un contratto che dura fino al 2028 ma Eataly ha già chiuso i battenti. E vedremo come finirà a Bologna con Gran Tour risorto dalle ceneri di un altro fallimento, quel salone del cibo che aveva preso il nome di Fico. Ma Farinetti cade sempre in piedi. E ora a Verona resta il vero nodo: che fare della Rotonda? L’ammissione di Farinetti contiene implicitamente un’altra affermazione. Che la location in Zai non è attrattiva dal punto di vista commerciale. Come già scritto nelle scorse settimane, come si può pensare che i veronesi o i clienti della Fiera vadano a cenare in Zai muovendo apposta l’auto per un’esperienza di cibo e gusto che possono trovare anche altrove? Il vero rebus sta qui: resta da capire chi pagherà gli affitti fino alla scadenza del contratto e in secondo luogo quale altra attività commerciale può essere redditizia laggiù in fondo? Forse proprio per questo diventerà sede di qualche azienda italiana o straniera, anche se la disposizione interna degli ambienti non è delle più semplici. in ogni caso, poiché si tratta di un immobile ristrutturato per investimento, dovrà essere in qualche modo redditizio.