Strade (in)sicure. Albergatori per la vigilanza privata. Russo (Federalberghi): Attenzione anche per i lavoratori che finiscono il turno serale”” Vertice in Prefettura con sindaco e forze dell’ordine dopo che si sono moltiplicate le prese di posizione sull’opportunità o meno di istituire un servizio di vigilanza privata. Tosi rispolvera le proposte di quando era “sceriffo”. Federalberghi attacca.

Mentre in queste ore in Prefettura si sta svolgendo con sindaco Tommasi prefetto e forze dell’ordine il vertice per fronteggiare l’emergenza sicurezza e degrado in centro storico, si moltiplicano le prese di posizione sull’opportunità o meno di istituire un servizio di vigilanza privata a fronte di una non sufficiente azione delle istituzioni. Da una parte Federalberghi che chiede interventi immediati per dare tutela a migliaia di turisti oltre che ai cittadini, dall’altra il parlamentare Flavio Tosi, ex sindaco, che chiama in causa il Comune: compito suo garantire lal sicurezza, i commercianti non possono pagare anche i vigilantes. Ma ecco le prese di posizione nel dettaglio. Il servizio di controllo tramite vigilantes non è una novità, già attivato dal Comune di Verona sotto l’Amministrazione Tosi. Con la messa in campo di tutti gli strumenti possibili, a cominciare dall’uso dell’esercito e il servizio di pattugliamento misto, nel 2009, dopo soli due anni, la città di Verona, dati del Viminale, risultava al terzo posto in Italia per calo della criminalità (-16,7 per cento). Una ronda di vigilantes che faccia riferimento ai commercianti? Un’idea che evidenzia tutta la mancanza di sicurezza per una intera categoria (e per turisti e cittadini ovviamente) e, in particolare, la fallimentare politica portata avanti in tal senso dall’Amministrazione comunale. A dirlo è l’onorevole Flavio Tosi (Fi-Ppe) ed ex sindaco di Verona dal 2007 al 2017 che sulla proposta precisa: “Quando ero Sindaco, dopo appena un anno dal primo insediamento, quindi nel 2008, oltre al rafforzamento dei pattugliamenti si diede immediato avvio anche ad un nuovo servizio di controllo del territorio con l’attività degli assistenti civici. Un servizio che si aggiunse ad altre numerose azioni messo in campo a garanzia della sicurezza e della tranquillità dei veronesi, come le guardie giurate che svolgevano controlli mirati sugli autobus negli orari serali e la domenica pomeriggio o nelle aree cittadine più esposte a cattive frequentazioni. Impegni che, dopo la grave eredità lasciata della precedente Amministrazione di centro-sinistra, consentirono a Verona, dati del Viminale, di risultare nel 2009 al terzo posto in Italia per calo della criminalità (con -16,7 per cento)”. “Ma tornando ai vigilantes – prosegue Tosi –, va evidenziato che ai miei tempi il servizio veniva effettuato e pagato dal Comune e non certo da cittadini e cittadine o commercianti. E’ una cosa quindi che si può fare, ma che deve essere a carico di un’Amministrazione comunale, non dei cittadini – sottolinea Tosi –. Vedere che oggi sono costretti i commercianti a pagarsi la sorveglianza è assurdo. Ripeto, è un compito che compete al Comune e non deve cadere sulle spalle dei cittadini”. Per il presidente di Federalberghi Confcommercio, Maurizio Russo “il ripristino della sicurezza e la lotta al degrado devono rappresentare una priorità assoluta per la nostra città, che quest’estate ha registrato una preoccupante escalation di episodi negativi, percepiti distintamente da turisti e veronesi”. “È urgente intervenire per fermare l’ondata di furti e atti vandalici, e per limitare le azioni compiute in pieno centro, di giorno e di notte, da persone poco raccomandabili. Si tratta di episodi reiterati che colpiscono anche i nostri alberghi e i nostri ospiti, sorpresi negativamente da quanto vedono, e danneggiano in modo pesante l’immagine della città, costruita con fatica e impegno dagli operatori del settore”, aggiunge Russo. “L’attenzione deve essere alta anche per le decine di lavoratori e lavoratrici che finiscono il turno serale e non si sentono più sicuri nel tornare a casa, soprattutto se devono utilizzare i mezzi pubblici”. “Per questo, condividendo pienamente il progetto di vigilanza privata promosso da Confcommercio Verona – conclude Russo – chiediamo alle istituzioni interventi decisi e concreti di contrasto”.