Arriveranno entro dicembre e potranno fare multe: saranno i primi 5 ispettori ambientali di Amia che controlleranno il corretto conferimento dei rifiuti e se tutti i residenti sono in possesso della tessera per i cassonetti intelligenti. Ma saranno anche preziosi informatori, un aiuto per svolgere correttamente la raccolta dei rifiuti: gli abbandoni dei rifiuti fuori dai cassonetti costringe Amia a servizi aggiuntivi speciali con un costo extra di un milione di euro l’anno. La novità è stata presentata questa mattina dal presidente di Amia Roberto Bechis e dagli assessori Tommaso Ferrari e Stefania Zivelonghi a fronte del recente cambio radicale del sistema di raccolta dei rifiuti che sta creando più di qualche difficoltà e disagi. In ogni caso pare che la percentuale della raccolta differenziata sia destinata a salire nei prossimi mesi al 57% per poi tendere all’obiettivo del 65% che rappresenta comunque la soglia minima in Veneto dove tutte le altre città fanno meglio di Verona. I nuovi Ispettori ambientali hanno concluso l’iter di formazione che è stato superato da 22 persone e cinque di loro entreranno in servizio a dicembre. I nuovi operatori agiranno sotto il coordinamento di Amia e in stretta sinergia con la Polizia Locale, la loro presenza sul territorio, anche in orario serale e festivo, rappresenta per Amia un tassello strategico per il raggiungimento degli obiettivi comunali in tema di raccolta differenziata, legalità e rispetto delle regole. In dettaglio, gli ispettori avranno il compito di vigilare sul corretto conferimento dei rifiuti, prevenire e contrastare l’abbandono illecito, accertare violazioni amministrative ed elevare sanzioni, oltre a svolgere attività di informazione e sensibilizzazione rivolte a cittadini e imprese. Sanzioni che potranno andare dai 25 ai 500 euro ma potranno anche diventare reati penali dopo l’entrata in vigore dal 7 ottobre del cosiddetto decreto Terra dei fuochi che introduce un giro di vite sullo scorretto smaltimento dei rifiuti e consente anche la videosorveglianza. ”L’aumento della quota della differenziata è una priorità per Amia-dice Bechis-, su cui stiamo investendo molto. Tuttavia, la quotidianità ci evidenzia come non sia più possibile non affiancare al fronte dell’educazione ambientale anche quello sanzionatorio, tra l’altro richiesto dalla maggioranza delle persone che si comporta correttamente, differenziando i propri rifiuti”. Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è diffuso e capillare anche in città e si stima costi circa 1milione di euro l’anno. ”Il nuovo sistema di raccolta differenziata necessità di un maggior controllo e di un presidio del territorio” ha spiegato l’assessore Ferrari, ”per individuare chi conferisce male l’immondizia. Speriamo ci siano meno sanzioni possibili e ci sia un valido aiuto per i cittadini”. L’assessora Stefania Zivelonghi ha invitato a fare grande attenzione ”perché per i rifiuti abbandonati o bruciati non si parlerà più di illeciti amministrativi ma anche di veri reati come previsto dal decreto Terra dei fuochi. Quindi è necessario il rispetto delle regole e gli ispettori in questo senso sono un aiuto necessario per la Polizia locale”. Gli ispettori saranno a tutti gli effetti pubblici ufficiali, saranno ben visibili con divise specifiche, potranno chiedere i documenti, controllare gli scontrini nei rifiuti abbandonati per risalire ai responsabili delle irregolarità e potranno sanzionare. ”Tutti i rifiuti fuori dai cassonetti – ha ricordato Ferrari – sono sanzionabili”.



