Annalisa e Gaia, il pieno di applausi La denuncia dello Stato Sociale, Gazzè non al top, Arisa&Bravi, troppo melodramma

Noemi / Neffa – Prima di andare via (Neffa): quando parte Neffa sembra già in ritardo, e poco dopo si capisce che sono completamente fuori sincrono. Lui quasi “assente” e un po’ sgarbato, e lei troppo potente. Avranno fatto le prove? 5
Fulminacci / Lundini / Roy Paci – Penso positivo (Jovanotti): il cantautore romano inizia alla batteria, e si stacca quando entra la tromba per eccellenza di Roy Paci. Lundini perfetto nel monologo che porta da Che Guevara fino a Madre Teresa. Una bella rinfrescata al pezzo! 8
Renga / Casa di lego – Una ragione di più (Ornella Vanoni): Renga col suo timbro inconfondibile gioca d’esperienza, e lei un po’ alla Bjork che prova a seguirlo. Coppia insolita come la cover, il brano scivola via senza infamia. Puro esercizio stilistico. 5.5
Extraliscio feat Davide Toffolo / Peter Pichler – medley Rosamunda (Gabriella Ferri):
Casatchock e Rosamunda in un calderone da balera divertente, stralunati quanto basta e con due ballerini uomini a completare l’opera. Vinicio Capossela docet! 8
Fasma / Nesli – La fine (Nesli): si fa già fatica a pronunciarli, in più a Fasma non funziona il microfono e sembra la sagra del paese. Fortunatamente Amadeus li ferma e manda la pubblicità. Riprendono e fanno il loro, mezzo voto in più d’incoraggiamento. 5
Bugo / Pinguini Tattici Nucleari – Un’avventura (Lucio Battisti): Bugo da solo fa tenerezza per quanto non sia intonato. Quando entrano i Pinguini il tutto si trasforma in una versione alla Coldplay perfetta per Domenica In. Piacerà alle mamme/nonne! 6
Francesca Michielin e Fedez – (medley E allora felicità): partono con Calcutta, segue D. Silvestri, poi felicità di Albano e Romina in versione punk e chiudono coi Jalisse – Baldi/Alotta tornando su Felicità. Le stesse cover che canteremo noi dopo una delle ex-cene con gli amici, simpatici! 6.5
Irama – Cyrano (Guccini): la resa non è buona, e il capolavoro diventa un rifacimento “smart working” alla 883. Il ragazzo si farà… 5
Maneskin / Manuel Agnelli – Amandoti (CCCP): canzone splendida portata al successo da Gianna Nannini, con le due voci che si completano alla perfezione. Trasformano il tutto in un classicone rock da assoli, credibilissimo e fin troppo potente. 8
Random / The Kolors – Ragazzo fortunato (Jovanotti): versione “canta tu” da karaoke eseguita ad hoc, ideali per matrimoni e feste private. Un po’ meno per il San Remo attuale. 4
Willie Peyote / Samuele Bersani – Giudizi universali (Bersani): Bersani è inarrivabile in un suo brano splendido. Willy Peyote purtroppo si perde e pecca di potenza vocale. Si poteva far meglio… 6.5
Orietta Berti / Le deva – Io che amo solo te (Sergio Endrigo): un grande classico per l’intoccabile Orietta, la nonna che tutti vorrebbero avere. Premiata anche dall’orchestra col secondo posto. Voto alla carriera: infinito!

Gio Evan / The voice senior – Gli anni (883): l’idea è strana e molto simpatica. I vecchietti
cantano bene e suscitano tenerezza. Lui è troppo debole nell’interpretazione e completa l’esibizione senza lasciare un granché! 6
Ghemon / Neri per Caso – (medley Le ragazze, Donne, Acqua e sapone, La canzone del sole): in un attimo si torna indietro di 20, anni senza sentirli, anche se la quantità di tinta per barba e capelli, abbonda sul palco. I ragazzi si perdono un po’ quando entra l’orchestra, Ghemon è bravo a
tenere in mano la situazione. Lo stile c’è! 7
La Rappresentante di Lista / Donatella Rettore – Splendido splendente (Donatella Rettore): cover scelta perfettamente e interpretata altrettanto bene. La veronese Donatella entra solo alla fine e si vede che non è in formissima. Forza Donatella, pezzone sempre divertente! 8
Arisa / Michele Bravi – Quando (Pino Daniele): brano struggente, con due voci che si mescolano con gusto e talento, anche se troppo melodrammatici. 6,5
Madame – Prisencolinensinainciusol (Adriano Celentano): azzeccata l’introduzione con gli alunni sui banchi a rotelle, si sente però la mancanza dell’ospite. Fa il verso a Celentano senza aggiungere nulla alla canzone. 5.5
Lo Stato Sociale con Emanuela Fanelli, Francesco Pannofino “e i lavoratori dello spettacolo” / a (“Non è per sempre” – Afterhours): Lodo continua a non cantare e il suo compagno non sfigura, anzi. Sul finale entrano tutti in scena, assieme a Pannofino, Fanelli e agli stessi lavoratori dello spettacolo, raccontando la triste situazione dei locali e teatri italiani: finalmente qualcuno che lo fa. 8
Annalisa / F. Poggipollini – La musica è finita (Ornella Vanoni): visto l’orario d’esibizione, il titolo annunciato da Amadeus, sembra più una speranza. In realtà la versione è credibile, lei molto brava e con un’atmosfera alla 007. Poggipollini perfetto accompagnatore . 7
Gaja / Lous & Yakuza – Mi sono innamorata di te (Tenco): interpretazione elegantissima con due voci molto sensuali e con quel pizzico d’elettronica a renderla attuale. Brave! 7
Colapesce/Dimartino – Povera patria (Franco Battiato): il maestro Battiato è di un altro livello, e il suo ingresso (da remoto) nel finale, fa sentire la differenza di spessore. Scelta del brano sublime, ma versione fragile, che nella prima parte non raggiunge mai la piena intonazione. 6,5
Coma_Cose / Alberto Radius e Mamakass – Il mio canto libero (Lucio Battisti): quando si cimentano in canzoni di altri, si sente che faticano e il tutto suscita un po’ il mood da falò in spiaggia. La scelta del brano, tra i più inflazionati, non aiuta. 6
Malika Ayane – Insieme a te non ci sto più (Caterina Caselli): anche qui si sente l’assenza dell’ospite. Malika è sempre brava e affascinante, ma il brano sa di già sentito e sembra un rifugio troppo sicuro per la sua voce. Bello l’arrangiamento! 6,5
Max Gazzè / Daniele Silvestri M.M.B. – Del mondo (Consorzio Suonatori Indipendenti): il capolavoro dei CSI parte così così. La parte strumentale è perfetta, ma Gazzè manca di un bel po’ di interpretazione. Silvestri praticamente non pervenuto. 6,5
Ermal Meta / Napoli Mandolin Orchestra – Caruso (Lucio Dalla): brano inarrivabile fatto in una versione pop non convincente, con poca profondità nella voce e che diventa una brutta copia. Nonostante ciò, Ermal è primo in entrambe le classifiche. Il popolo è sovrano. 6
Ajello / Vegas Jones – Gianna (Rino Gaetano): fortuna che Rino Gaetano non può sentirla. Un mix della peggior musica commerciale con la “rappata” in mezzo a definitivo colpo di grazia. 3

Fabio Ridolfi