Assurdità da Covid-19: Roma reclama pieni poteri sanitari Veneto e Lombardia stanno salvando la baracca. Quindi è giusto punirli...

È assurdo, paradossale, di più, un’autentica presa per i fondelli che gli stessi che (consapevolmente) si sono fatti trovare impreparati di fronte all’epidemia arrivata dalla Cina ora invochino la centralizzazione del sistema sanitario nazionale. Gli stessi che accusavano i governatori del Nord di razzismo perché in tempi purtroppo già sospetti chiedevano al governo di mettere in “quarantena” per 14 giorni gli studenti di ritorno dal Paese del Dragone (gialli, bianchi, rossi, neri, a pois che fossero). Gli stessi che non sono riusciti a recuperare mascherine e respiratori, che se non fosse stato per la straordinaria generosità dei privati non avremmo mai avuto. Gli stessi del jogging ok ma entro 200 metri da casa, della passeggiatina col bambino sì, forse, no, non l’abbiamo mai detto era solo una circolare interpretativa. Gli stessi che detengono il record mondiale di morti “da” o “per” Corona, che tan­to non si fanno distinzioni. Gli stessi che se la sanità del Veneto e della Lom­bardia non fossero tra le migliori al mondo avrebbero sulla co­scienza un nu­mero ben superiore di de­cessi vogliono riportare tutti gli ospedali in capo a Roma una volta usciti dall’emergenza.

ECCO I NOMI

Chi è l’autore della pensata? Andrea Orlan­do, deputato del Pd, vicesegretario del partito ed ex ministro della Giustizia. «Con 20 regioni che parlano 20 lingue diverse credo sia necessario riconsiderare l’ipotesi della clausole di supremazia previste dalla riforma del 2016, ovvero di un ritorno delle competenze sanitarie allo Stato centrale». Insomma: anziché spronare le regioni più arretrate a migliorare le proprie prestazioni (vedi Campania e Puglia i cui stessi governatori hanno affermato che se dalle loro parti ci fosse anche solo un decimo dei contagi del Nord sarebbe l’apocalisse) vorrebbero costringere quel­­le più avanzate a peggiorare il livello d’assistenza fornito ai cittadini, se­condo un pericolosissimo gioco al ribasso. Siamo all’impazzimento totale.

ORLANDO MA NON SOLO

La stessa follia è sostenuta da Vito Crimi, capo politico dei Cinque Stelle e viceministro dell’Interno. Di fatto, all’interno del governo, stanno cominciando a dirlo un po’ tutti. In un amen siamo diventati la capitale mondiale dei morti e degli infettati e questi signori vanno ripetendo al mondo di aver gestito la crisi da fuoriclasse. Alzia­mo le mani. Dovesse an­dare in porto quest’ennesima minchioneria all’italiana speriamo che almeno il comparto sanitario centralizzato funzioni meglio del sito dell’Inps. Che in caso di nuova sciagura affrontata alla carlona, Dio non voglia, non si dia la colpa a qualche fantomatico ha­cker.
A.G.