Autonomia vaccinale a un passo. Il governatore conferma le trattative A giorni la Regione potrebbe chiudere accordi con gli intermediari delle multinazionali

“Finché l’interlocuzione non arriverà alla fine, non possiamo garantire a nessuno che arriveranno i camion. Ma do la mia parola d’onore che non sono ipotesi fantasiose. E la disponibilità è molto, molto, molto superiore a qualche scatolone”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha fatto il punto sulla trattativa per l’acquisizione di vaccini anti-Covid che sta portando avanti la Regione. “Se si tratta della chiusura della prima fase, posso confermare che per l’eventuale chiusura è questione di giorni. A differenza di quanto si affermava a livello nazionale – ha proseguito – sembra che anche in Italia si possa tenere un canale istituzionale. Chi si propone, c’è: non so cosa sia cambiato. E adesso vedremo se è una farsa o se si può andare al vedo. Ab­biamo fatto un passo avanti nella trattava per l’acquisto – ha evidenziato il governatore – ma questa vicenda deve esser approfondita dal punto di vista della legalità: il direttore generali della Sanità del Veneto Luciano Flor ha un mandato chiaro: il percorso dovrà essere tracciato per limpidezza. Posso dire che in una delle due interlocuzioni in corso la corrispondenza comincia ad essere importante”. Zaia ha poi affontato il tema degli anticorpi monoclonali: “La distribuzione avverrà come per il Remdesivir. C’e’ una regia nazionale e a seconda delle richieste ci sono plafond regionali, per i candidati a quel tipo di terapia. Sono i clinici che in base alle linee guida decideranno e chiederanno, in base al pa­ziente che hanno. I monoclonali sono strategici nelle prime 72 ore dalla comparsa dei sintomi, quindi è il clinico che decide”. Il punto sull’andamento epidemiologico ve­neto. “Ad oggi non ab­biamo nessun rallentamento nella discesa dell’infezione da co­ronavirus: il trend è confermato con un calo costante del primo gennaio ad oggi: ma è come giocare in Borsa, può cambiare da un giorno all’altro”.

Nei bar tutti seduti dalle 15 alle 18

Intanto sulla situazione politica nazionale Zaia taglia corto: “Non sono informato”

Il governatore ha co­munque tenuto a sottolineare che “cominciamo ad avere migliaia di vaccinati, le te­rapie sono più mirate quindi lo scenario è cambiato. E per me nonostante la paventata terza fase io dico che in Veneto l’abbiamo già avuta”. Quindi Zaia ha confermato che “rimaniamo da tempo l’ottava Regione in Italia per mortalità”. Il presidente, per limitare il più possibile gli assembramenti, ha emenato una nuova ordinanza re­gionale. È consentita dalle ore 15 alle ore 18 l’attività di somministrazione di alimenti e bevande esclusivamente con consumazione da seduti, sia all’interno che all’e­sterno dei locali. “I servizi di ristorazione devono esporre al­l’ingresso un cartello indicando il numero massimo di persone am­messe nel locale, nel senso – ha spiegato Zaia – che se hai un ristorante o hai un plateatico devi sa­­pere quante persone puoi o­spitare. È vietata la consumazione di alimenti e bevande per asporto nelle vicinanze esercizio somministrazione ed è sempre consentita e fortemente raccomandata la vendita con consegna di alimenti e bevande a domicilio”. Sulle questioni politiche nazionali Zaia ha tagliato corto: “Non sono aggiornato sugli intendimenti del segretario Matteo Salvini nelle trattative con Mario Draghi, per cui non commento l’e­ventualità della Lega al go­verno”. Entro venerdì l’ex capo della Banca Centrale Europea do­vrebbe annunciare la squadra di governo.