Autunno beat al via… venerdì si parte Dopo la conclusione di Verona Beat in Tour, Giò Zampieri non dorme sugli allori

Dopo la conclusione di Verona Beat in Tour, il promoter Giò Zampieri non dorme sugli allori e inaugura venerdì (02-10) sera alle 20.30 la stagione autunnale al ristorante pizzeria 2 Laghi in località Vegri 24 a Lazise con Pop Crak Band e Anime Nere. Le cene beat allieteranno poi tutti i venerdì, o i sabati di ogni fine settimana, spostandosi tra Lazise, Verona e altre località. La Pop Crak Band consta dei fratelli Maurizio (voce e chitarra) e Patrizio Bello (tastiere), Adolfo Bonati (batteria), Pavel Ivanov (chitarra) e Nicola Vesentini (basso). Le Anime nere sono Massimo (chitarra e voce) e Tommaso (tastiere) Toffolutti, Daniele Molinaroli (basso), Roberto Pilon (chitarra) e Lino Casto (batteria). La tradizione del sano divertimento, all’insegna del recupero della grande musica degli anni d’oro del beat, non fallisce mai l’obiettivo di radunare e rasserenare un grande pubblico.
Con la crescente qualità delle proposte musicali, lo storico marchio Verona Beat rivitalizzato da Giò Zampieri ha dimostrato che l’idea nata al music bar Campidoglio nel 1982 rimane ancora valida. Ricordiamo che Ferruccio Carnevale e Roby Ceruti avevano fatto rinascere nel loro locale di fronte al 12 Apostoli la musica di gruppo dal vivo, dopo una stagione in cui se n’erano perse le tracce tra disco e pianobar. Lì nacque il concetto genuino di jam session.
Si rimisero a suonare con costanza personaggi come Rudy Rotta, Giorgio Antoniazzi, Giona Marchi, Flavio Favetta, Zeno Cestari, Damiano Pelanda dei Kings e tanti altri e vi mossero i primi passi Luca Olivieri e Vittorio Fraja. Una sera arrivarono Mauro Farina e Giuliano Crivellente, fondatori della Saifam studio di registrazione e produttrice discografica, con l’idea di portare uno spettacolo revival al Teatro Romano. Ne discussero con Ceruti e nacque il nome “Verona Beat”. Furono coinvolti nell’operazione discografica che produsse l’album “Beat Generation” anche Ivano Avesani e Renato Bernuzzi, che essendo il più libero, assunse il compito di organizzatore dello spettacolo che proseguì dal 1983 al 1990.