BANCO BPM, RESTA IL ROSSO Rimane una perdita di 1,7 miliardi: pesano le rettifiche sui crediti. Questa volta non conterà il voto capitario, ma le azioni

Domani (sabato, a partire dalle 9, nelle tensostrutture appositamente erette a Novara, nel piazzale del Centro sportivo del Terdoppio, si terrà l’assemblea dei soci del Banco Popolare Bpm spa, la prima da quando il Banco è diventato spa e, ovviamente, anche la prima dopo la fusione con la Popolare di Milano. L’ordine del giorno prevede l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 di Banco Popolare e di Banca Popolare di Milano e la presentazione del bilancio consolidato del Gruppo Banco Popolare e del Gruppo Bipiemme – Banca Popolare di Milano.  Essendo una spa, questa volta non conterà il voto capitario, ma il numero di azioni possedute. Ricordiamo che il bilancio 2016 di Banco Bpm è in rosso di 1,7 miliardi, risultato di una perdita di 1,7 miliardi per l’ex Banco Popolare e di un utile da 72,7 milioni per l’ex Bpm. A pesare sui conti sono in particolare le rettifiche nette su crediti, pari a 2,96 miliardi di cui 1,6 miliardi legati al rafforzamento delle coperture previste dal piano di integrazione tra i due istituti. I proventi operativi si sono attestati a 4,7 miliardi (3,1 Banco e 1,7 Bpm), con margine di interesse a 2,1 miliardi (1,3 e 789 milioni) e commissioni nette a 1,9 miliardi (1,3 e 585 milioni). Al netto delle componenti non ricorrenti  il risultato della gestione operativa  della banca che oggi è guidata da Giuseppe Castagna, mentre Pier Francesco Saviotti è presidente del Comitato esecutivo, sarebbe positivo per 1,6 miliardi.