Biancazzurri all’attacco. Il Carpi è alla portata

6 sconfitte consecutive. Il Legnago è sempre più giù, in fondo al baratro. La società è ancora in silenzio stampa e la fiducia a mister Bagatti comincia davvero a vacillare. Domani alle 15.00 al “Sandrini” arriva un titubante Carpi, reduce da 3 pareggi nelle ultime 6 disputate.

QUI LEGNAGO. Inizia la settimana più importante della stagione. Dopo il Carpi, domenica si va in trasferta col Matelica. E se ancora non si può parlare di “ultime spiagge”, poco ci manca, trattandosi di due squadre alla portata dei biancazzurri. Racimolare punti sarebbe di fondamentale importanza, oltre che per la classifica, soprattutto per il morale. Perchè il Legnago, dopo l’inizio sorprendente di
stagione, si è spento più nell’atteggiamento mentale, che nei valori espressi in campo. Il silenzio dai piani alti non aiuta a rasserenare l’ambiente, anche se le attenuanti fisiche occorse hanno falcidiato davvero la neopromossa. E le frecce a disposizione di mister Bagatti sono sempre più spuntate:
Lazarevic è ancora out, ma sarà disponibile a Macerata, come Pellizzari. Fuori certamente Gasperi e Laurenti. Ancora lunghi i tempi di recupero di Yabre, pedina di straordinaria utilità per il centrocampo. Rientra invece sulla mediana Antonelli. In attacco, vero tallone di Achille nonché il più sterile del girone, dovrebbe tornare Buric che ancora non è riuscito a mostrare il suo valore.
Assieme a quel Chakir, reo di un errore imperdonabile sabato scorso, che avrebbe potuto regalare almeno il pareggio nei minuti di recupero e descrive alla perfezione il momento in cui sta vivendo il Legnago. Le speranze di salvezza vanno cercate nell’unità di squadra e in quel pizzico di fortuna fin qui mancata.
F.Rid.