Bocchetti, sconfitta che non fa male Gialloblù all’altezza, condannati soltanto da alcuni episodi e da un arbitraggio così così

Sconfitta amara inflitta dal Sassuolo alla primavera gialloblù, uscita dal campo a secco di punti ma a testa alta. Nessuna delle due squadre si risparmia fin dal primo minuto, mettendo in campo un mix di grinta e intensità, proprie di due compagini vogliose di trovare la prima vittoria stagionale.
Il risultato è stata una partita ricca di emozioni e capovolgimenti di fronte, affrontata con lo spirito giusto dal Verona che comanda fino al gol del vantaggio, ad opera del classe 2006 Cissè che, in anticipo sul portiere nero verde, spedisce in rete a porta sguarnita.
Il Sassuolo prende coraggio, aumentando i giri del motore fino al pari di pochi minuti dopo, quando D’Andrea imbuca Bruno con un filtrante a tu per tu con Boseggia, occasione che il numero 80 non può fallire.
Si rivede per un attimo l’Hellas, che comincia a subire l’entusiasmo degli emiliani, con il colpo di testa di Signorini che trova prima le dita di Theiner, poi la traversa.
A schiodare il risultato dall’uno a uno ci pensa Russo che si gira fuori area, carica il destro e calcia potente sul primo palo, dove il portiere gialloblù non può arrivare.
L’inizio della seconda frazione prosegue sulla falsa riga della fine delprimo tempo, tanto che i nero verdi trovano il doppio vantaggio grazie ad una punizione tagliata di Mata, sulla quale prova ad intervenire Cissè che sfortunatamente è l’ultimo a toccare.
L’undici di Bocchetti alza il baricentro e prova a impensierire la difesa degli emiliani con diversi tentativi, uno dei quali sventato sulla linea, dimostrando che la gara non poteva essere considerata chiusa.
Bruno quindi ci prova ma trova l’opposizione della traversa, prima che i gialloblù possano trovare il
gol che accorcia le distanze, con l’incornata di Caia servito da Cissè su calcio d’angolo.
La rete del pareggio, cercata con insistenza e con rabbia dagli scaligeri non arriva, a causa anche di qualche decisione arbitrale più che dubbia. Manca infatti un evidente cartellino rosso per i padroni di casa nel momento migliore dell’Hellas, che con l’uomo in più avrebbe potuto gestire meglio il tempo rimanente e le azioni offensive. Il calcio di Bruno da terra ai danni di Schirone rimane però
impunito e, pur incendiandosi nel finale, il match non si schioda dal 3 a 2.

Vittorio Soave