“BPVI VUOLE RICOSTRUIRE IL RAPPORTO CON CATTOLICA”

«Se vi do i numeri del piano industriale, vi faccio preoccupare». Fabrizio Viola svincola le domande e non svela nulla né della chiusura dei bilanci del 2016 delle due popolari venete, né dei piani industriali che saranno presentati alla vigilanza entro fine gennaio. Quello che è certo, spiega l’ex uomo Mps oggi ad Bpvi e consigliere a Montebelluna, è che «servirà un’adeguata dotazione di capitali: questa operazione di transazione determina un fabbisogno ingente, ma non siamo in grado di anticipare stime sui fabbisogni futuri, dipende dal piano industriale in corso di stesura». La linea è quella della fusione da completarsi entro fine 2017. «Non abbiamo deadline rigide – continua Viola – ma c’è impegno delle banche a completare i business plan a supporto del progetto di fusione entro gennaio 2017. L’orizzonte temporale della fusione entro l’anno è tecnicamente fattibile – precisa il ceo – previa la valutazione della vigilanza ma avremo una risposta compiuta tra un mese». Bpvi conferma intanto di aver chiuso le filiali estere e di ragionare sulla cessione del 40% di Arca ma di voler «ricostruire il rapporto» con Cattolica.