Caldiero-Clivense, c’è aria di derby La partita godrà di una cornice di pubblico importante. La campagna “Tutti allo stadio”

Tempo di derby in serie D. Domenica, calcio d’inizio alle 14.30, va in scena la sfida delle due veronesi e venete inserite nel girone B, quello lombardo.
Al Berti di Caldiero i locali riceveranno la visita della Clivense, la società nata dalle ceneri dello scomparso Chievo. Due obiettivi diversi animano le due squadre. Il Caldiero si trova, inaspettatamente, in testa al campionato e in queste ultime otto gare della stagione si gioca l’incredibile possibilità di approdare tra i professionisti.
La Clivense è riuscita a portarsi fuori dalla zona playout che, tuttavia, è ancora relativamente vicina per tirare il fiato. All’andata a San Martino Buonalbergo fu, a sorpresa, la Clivense ad imporsi per 2-1 rispettando in pieno il vecchio adagio per cui chi è sfavorito in un derby riesce puntualmente a spuntarla.
E anche in questa occasione i favori vanno, ovviamente, ai padroni di casa che rispetto alla Clivense, hanno 21 punti di vantaggio in classifica. Ma un derby è gara che sfugge alla logica e su questo punta la Clivense per giocare un nuovo scherzo al Caldiero. In settimana il presidente Sergio Pellissier, che assieme all’amico Enzo Zanin, altro nome storico del Chievo, ha creato la Clivense, ha avuto parole di elogio per il collega e amico Filippo Berti, patron del Caldiero.
“Con un budget decisamente minore di altre società della categoria – ha detto Pellissier – il Caldiero è in testa al campionato. Merito di un’ottima programmazione. Ma all’amico Berti dico, voi andate in C e noi vinciamo il derby”.
In casa Caldiero, invece, si è preferito mantenere un profilo basso. Nessuna dichiarazione ad effetto, la convinzione che tenere i fari spenti sia più utile per affrontare una gara che potrà dire molto sullo sprint finale per conquistare la promozione.
Una Clivense più internazionale rispetto al Caldiero. Nelle fila della società di Pellissier troviamo, infatti, il difensore bosniaco Kladar, lo sloveno Kocic ma anche una vecchia conoscenza del calcio scaligero come l’attaccante gardesano Brighenti.
Di contro un Caldiero in stile Athletic Bilbao con, ad esempio nell’ultima gara giocata, nove undicesimi nati o cresciuti a Verona. Una squadra, dunque, con una forte identità.
Partita, pertanto, indecifrabile come un derby da tradizione deve essere e che, nonostante la conco mitanza con la gara del Bentegodi tra Verona e Milan, godrà di una cornice di pubblico importante. Infatti il Caldiero ha predisposto un piano per il match con la Clivense. Dapprima dare più sostegno al proprio pubblico. La società termale ha lanciato la campagna “Tutti allo Stadio” per cui ogni tesserato del settore giovanile, sono quasi 400, potrà entrare gratuitamente al Berti e anche il genitore che lo accompagna potrà accedere senza pagare.
Una parte dell’impianto è stata poi “concessa” alla tifoseria ospite. I tifosi della Clivense avranno un loro settore, una propria biglietteria e anche un punto ristoro esclusivo. Sale la febbre da derby.
Mauro Baroncini