Innovazione, qualità e responsabilità: sono queste le direttrici di sviluppo indicate dal presidente di Cantine di Verona, Luigi Turco, alla fine del 2024 e sulle quali la Cooperativa ha lavorato con continuità durante l’esercizio appena concluso. L’assemblea ha visto il rinnovo della governance triennale, con la conferma alla presidenza di Turco che sarà affiancato dai due vicepresidenti, Federico Bendazzoli e Marco Bortignon e dal nuovo consiglio di amministrazione formato da Roberto Albrigi, Giovanni Luca Ballini, Leonello Ballini, Vittorio Gruberio, Daniele Ledri, Lucrezia Moroni, Nazzareno Brunelli, Michele Formenti, Giuseppe Tabarini, Enrico Valbusa, Gianpietro Valbusa, Andrea Venturelli. Nella stessa occasione, il Quality Manager Manuel Orlandi ha presentato ufficialmente il primo Bilancio di Sostenibilità, segnando un passaggio rilevante verso una valorizzazione più completa delle attività della Cooperativa e una rendicontazione chiara e strutturata dei suoi impatti ambientali e sociali. Sono stati illustrati ai soci i risultati dell’esercizio 2024/2025, chiuso il 31 luglio 2025: un periodo caratterizzato da investimenti strutturali di grande portata. L’esercizio, della durata di 11 mesi in seguito alla modifica statutaria, ha registrato un fatturato consolidato pari a 58.269.009 euro (41.212.004 realizzati in ambito nazionale e 17.057.005 all’estero). Rapportato ai 12 mesi, il dato evidenzia una crescita dell’1,57% rispetto all’annualità precedente, confermando la solidità del Gruppo in un contesto di mercato complesso. Anche il mix di vendita si conferma equilibrato, con l’80% del mercato in Italia e il 20% all’estero, in particolare in Scandinavia, Regno Unito, Paesi Bassi, Svizzera e Germania, aree non coinvolte dalla recente introduzione dei dazi. Positivo anche l’andamento delle vendite verso la GDO, che registrano una crescita del 2,5%, mentre la rete dei nove punti vendita diretti mantiene risultati sostanzialmente stabili, con una lieve flessione dell’1% su base annua. La vendemmia 2024 ha registrato un conferimento complessivo di 177.090 quintali, di cui 173.954 quintali dai soci e 3.136 quintali dalle aziende gestite direttamente, con un decremento del 17% rispetto ai 212.832 quintali del 2023: calo determinato da condizioni climatiche avverse, ma bilanciato da una qualità superiore delle uve. Dal punto di vista patrimoniale, il Gruppo conferma un solido livello di capitalizzazione: il patrimonio netto consolidato ammonta oggi a 30.720.000 euro, dato che riflette una forte patrimonializzazione e rappresenta uno dei punti di solidità strutturale della Cooperativa: questo risultato rafforza ulteriormente la capacità di Cantine di Verona di sostenere gli investimenti programmati e di affrontare con stabilità le dinamiche del mercato. Sul fronte degli investimenti, il periodo ha visto il completamento di alcune infrastrutture chiave, come l’impianto fotovoltaico e il sistema di filtrazione nello stabilimento di Custoza, oltre alla nuova incartonatrice ed etichettatrice attivata a Quinto. Proseguono inoltre i lavori per i nuovi vasi vinari da 30.000 hl a Custoza, la cui conclusione è prevista nel primo semestre del 2026.



