“Chi ci sfotteva oggi ci copia. Verranno tutti qui a chiedere come si fa” Il governatore: “Vorrei tracciare le celle telefoniche per scovare i trasgressori, ma c’è di mezzo la privacy”

I dati delle celle telefoniche della Lombardia parlano chiaro: il 40 per cento dei residenti continua a spostarsi, non sta a casa. Certo, c’è chi deve andare al lavoro, chi a fare la spesa, chi in farmacia. E però i dati parlano chiaro: tanti, troppi, arrivano a fare anche un chilometro al giorno, e dunque è chiaro che tanti, troppi, continuano a spostarsi in barba ai divieti. Perché, dunque, per individuare i trasgressori – in tutta Italia – non vengono utilizzate proprio le celle telefoniche?

«Sarebbe un’ottima soluzione» ha detto il governatore veneto Luca Zaia «ma servono norme giuridiche. Ci vuole una norma che dia legittimazione, al controllo, perché di fatto si tratta di una limitazione della privacy. Ci hanno proposto dei software che sono stratosferici» ha sottolineato «ma lo potremo fare soltanto dopo l’emanazione di una norma ad hoc». Zaia vuole che il governo adotti misure più stringenti per fronteggiare la pandemia: «I veneti sono responsabili, solidali e fiscali nell’applicazione delle norme, ma bisogna introdurne di ancora più restrittive, chiudere i supermercati il sabato e la domenica, vietare le passeggiate, che diventano di massa. Le pattuglie ci sono, ma hanno anche altre cose da fare, e non dobbiamo pensare che le regole vanno rispettate solo se c’è qualcuno che controlla». Il governatore ha voluto togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe: «Vedrete che tutti quelli che gongolavano sputtanando l’Italia, la Lombardia e il Veneto, verranno da noi a chiedere come fare». Infine Zaia ha voluto chiare la questione tamponi: «Non ho mai detto che li faremo a tutti, anzi, ho detto che li faremo secondo criteri epidemiologici partendo dagli addetti alla sanità. Il criterio è quello dell’isolamento fiduciario per chi è positivo asintomatico. Abbiamo chiesto al ministero 200 respiratori per le nostre terapie intensive, sappiamo che arriveranno i primi 102 macchinari entro il 20 marzo».

Alessandro Gonzato