Chievo, arriva lo Spezia. Sei a un bivio, dove vai? Vincere equivale a un salto in alto: ma l’ex Italiano fa paura

Niente di decisivo, sia chiaro.
“Ci sono ancora troppe partite” osserva Aglietti. Impegnato da una parte a tenere alta la tensione, dall’altra a smorzare i toni. Un po’ incendiario, un po’ pompiere, per via di un ambiente che avverte più che mai, il fuoco che cova sotto la cenere.

SERIE A…OBBLIGATA. Diciamolo, senza troppi giri di parole. “Dobbiamo andare in A” ha sempre detto a chiare lettere Sergio Pellissier, ancora in attesa di capire quale strada prendere per il futuro. “Non andare in A sarebbe un colpo basso, che renderebbe difficile programmare il futuro”.

GRANDI DIFFICOLTA’. Il presidente Campedelli deve far fronte, da tempo,a una situazione complicata. La retrocessione, ma forse, prima ancora, una gestione “sopra le righe” negli ultimi anni,(e alcune scelte sbagliate) hanno accentuato il disagio. Ora il Chievo è a un bivio, dal quale può dipendere il futuro.

LA SFIDA DI STASERA. Ecco perchè lo Spezia non è un avversario come gli altri.Intanto, deve dire quanto il Chievo sta ancora cercando sulla via della miglior condizione. Poi, battere lo Spezia dell’ex Italiano, vorrebbe dire “accorciare” la classifica e lanciare un messaggio ai naviganti. “Ci siamo anche noi”. Quella che si dice, un’occasione da non perdere…