Comboniani al lavoro per lo Ius Soli In concreto si punta all’annullamento dei decreti sicurezza che penalizzano i migranti

I comboniani vogliono dare nuovo slancio alla loro missione in Italia. E lo vogliono fare all’insegna della più ampia partecipazione. E dunque rinnovano la scelta di allearsi con gli impoveriti e di operare insieme alle associazioni della società civile e ai movimenti popolari che condividono il sogno della fratellanza universale.
Per questo lanciano una iniziativa – il Cantiere Casa Comune – che ha l’obiettivo di trasformare la società e di stimolare la Chiesa affrontando con la riflessione e l’azione concreta i temi delle migrazioni, dell’economia solidale, dell’ecologia integrale, dei diritti umani, degli armamenti e della pace, della spiritualità ecumenica e interreligiosa.
In concreto, nel Cantiere si lavora per annullare i decreti Sicurezza che penalizzano duramente i migranti e si punta a promuovere una legge che consenta a chi nasce in Italia di acquisire la cittadinanza attraverso lo ius soli (diritto del suolo). Un primo momento (ottobre-dicembre 2020) coincide con il lancio del Cantiere ed è dedicato al confronto, alla sensibilizzazione e alla messa a fuoco di proposte in ogni territorio. Il secondo momento (gennaio-maggio 2021) richiede la realizzazione di specifiche iniziative locali che poi verranno sottolineate in un appuntamento nazionale che si terrà a Verona (28-30 maggio 2021) dal titolo Nella stessa barca. Verso un’umanità plurale. Da qui uscirà un documento comune che darà indicazioni concrete e traccerà il percorso dei mesi a venire.
Nel terzo momento (giugno 2021-settembre 2022) le realtà coinvolte sono chiamate a dare continuità al Cantiere incentrato sui migranti e a elaborare il tema per il biennio 2022-2024.