Dopo la recente riapertura a novembre 2025 con la nuova gestione, Caffè Dante Bistrot torna alla sua vocazione originaria di crocevia culturale e salotto cittadino a Verona, unendo sapere e alta gastronomia. Le titolari Sabrina Bergamasco e Chiara Castagnini sottolineano: «Il Caffè Dante torna finalmente a essere ciò che è sempre stato: un luogo vivo e aperto alla città. Questa rinascita è un atto d’amore verso Verona e verso la storia di questo spazio così prezioso per la nostra identità. A dicembre ripartiamo con grande entusiasmo e con un appuntamento tutto dedicato all’arte culinaria e alla bellezza di incontrarsi, proprio come accade qui ”al Dante” da quasi due secoli». Il progetto della nuova gestione punta a far diventare il Caffè Dante Bistrot non solo un luogo di ristorazione d’eccellenza, ma un vero punto di riferimento culturale, con presentazioni letterarie, incontri con artisti e musicisti. Il ritorno del locale nel cuore di Verona segna una nuova fase in cui storia, arte e gusto dialogano insieme. Così sabato 20 dicembre alle 20 Caffè Dante Bistrot ospita una serata con uno degli chef più originali e innovativi del panorama internazionale, Andrea Belfiore, chef-batterista noto al grande pubblico per la vittoria a Pechino Express 2023 in coppia con Joe Bastianich nella squadra degli ItaloAmericani. La cena al Caffè Dante diventa l’occasione perfetta per celebrare la Cucina Italiana, recentemente riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. «Essere ospite di Caffè Dante Bistrot, un luogo che rappresenta la storia culturale e conviviale italiana, per me – dice – ha un valore speciale. Vivo da molti anni all’estero e il mio lavoro è sempre stato guidato da una volontà precisa: portare la Cucina Italiana nel mondo nel suo spirito più autentico. Il riconoscimento dell’UNESCO è una vittoria per tutti noi: per chi cucina, per chi insegna e per chi ogni giorno, come al Caffè Dante, mette a tavola una parte importante della nostra identità. La pasta fatta in casa, ad esempio, è da sempre al centro del mio lavoro come uno dei prodotti più simbolici di questo patrimonio. Un sapere antico che si tramanda, un rito quotidiano che racconta l’Italia nel modo più vero. Alla cena del Caffè Dante saranno protagonisti tortellini, tortelli, tagliolini e agnolotti del plin, tante espressioni diverse di un’unica grande cultura della tavola che unisce, emoziona e rende noi italiani riconoscibili a livello internazionale». Questo evento segna l’inizio di una nuova stagione del Caffè Dante Bistrot, il più antico della città, fondato nel 1837 come Caffè Capobianco, divenuto poi ”Caffè Dante Ristoratore” nel 1865 in occasione dell’inaugurazione della statua di Dante nella piazza. Con il crescere della sua popolarità, il locale si trasforma in un fervente centro di discussione politica e intellettuale al punto da guadagnarsi il soprannome di ”Parlamentino”. Il Caffè Dante è stato per decenni il punto di riferimento per intellettuali, artisti, pensatori e celebrità, da Emilio Salgari a Cesare Lombroso, da Franco Zeffirelli a Carla Fracci e molti altri. Dopo la riapertura del novembre 2025, grazie alla gestione Caffè Dante Bistrot Srl, il Caffè Dante oggi ritorna alla sua vocazione originale: un raffinato salotto urbano e luogo d’incontro privilegiato.



