Dall’Arena messaggio di pace Almeno 100 mila persone sono attese in città per la visita di Papa Francesco che avrà un significativo momento nell’anfiteatro. Il Pontefice sarà insieme a volti storici come padre Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti. A San Zeno per ritrovare le radici.

Almeno 100 mila persone sono attese in città sabato prossimo 18 maggio per la visita di papa Francesco a Verona che avrà un particolare e significativo momento in Arena, al mattino per la manifestazione di pace.
Sarà infatti una visita, quella di Papa Bergoglio, all’insegna di “Giustizia e pace”, una pace che va costruita giorno dopo giorno a partire da noi, dalle nostre famiglie, dal nostro lavoro.
Sarà una giornata speciale per i veronesi che vedranno il Papa passare da San Zeno proseguire poi per l’Arena di pace, recarsi al carcere di Montorio per il pranzo con i detenuti, celebrare infine la messa allo Stadio davanti a 30 mila persone (non si terrà il consueto mercato settimanale in piazzale Olimpia). Impegno straordinario per i vigili urbani che avranno rinforzi da altre città e per i 700 volontari della protezione civile.
Tutti gli incontri con il Santo Padre avranno al centro il tema della giornata, declinato tra preghiera, riflessioni con attivisti, ospiti di rilievo, ed esibizioni di artisti internazionali, nazionali e locali.
“Giustizia e pace si baceranno” è un’espressione del Salmo biblico 85 che nel suo insieme descrive
una storia d’amore ritrovato tra Dio e il popolo, emblema anche di ogni relazione che si va a ricongiungere.
Questi temi saranno trattati il 18 maggio attraverso linguaggi e modi diversi, perché sia davvero una giornata in cui si parla di pace e, appunto, giustizia.
Tutto questo sarà espresso in momenti di preghiera, di festa, di riflessione e confronto con i movimenti popolari italiani e il mondo dell’associazionismo, di dialogo del Santo Padre con il mondo del carcere.
Il comitato organizzativo ha voluto che “giustizia e pace” non fossero quel giorno solo parole, temiteorici o un augurio per il futuro, ma fossero anche le coordinate per alcune scelte.

A San Zeno le radici della comunità

lSan Zeno. Tutto inizierà davanti al patrono San Zeno perché è il luogo in cui ritroviamo le radici della vita ecclesiale e di tutta la comunità di Verona. Davanti a lui pregheranno i presbiteri, i rappresentanti della vita consacrata, tra cui le monache di clausura. In piazza San Zeno, papa Francesco incontrerà i quasi 7 mila bambini e ragazzi accompagnati da genitori e catechisti. Il Centro diocesano di pastorale ragazzi curerà l’animazione con il supporto di Acr Band, N-Joy e Corodoro di Legnago.
Il tema della giornata “Giustizia e pace si baceranno” si declina per i più piccoli attraverso un contest che è stato lanciato qualche mese fa e che ha raccolto vari contributi da ogni parte di Verona e provincia. Saranno dunque mostrati alcuni dei lavori arrivati nel corso della mattinata e quando papa Francesco uscirà dalla Basilica saluterà i bambini e si fermerà qualche momento a dialogare con loro.
L’attenzione al carcere.
Di grande rilievo per l’intera visita è il ruolo che avrà il carcere, non solo perché papa Francesco farà visita intorno a mezzogiorno alla Casa circondariale di Montorio e si fermerà a pranzo con i detenuti, ma anche perché si è scelto di valorizzare i laboratori artigianali della struttura. Infatti gli
allestimenti in legno, disposti sul palco dell’Arena di pace, sono prodotti nella falegnameria che Reverse Cooperativa Impresa sociale gestisce all’interno del carcere di Verona dal 2016. Gli allestimenti sono realizzati con materia naturale, utilizzando legno proveniente da scarti produttivi e da filiera controllata e sono pensati perché possano essere riutilizzati. I temi di inclusione e rispetto vengono ripresi anche nella selezione per i tessuti scelti per i cuscini delle sedute, realizzate da progetto Quid, cooperativa dedicata alla moda sostenibile e all’inclusione sociale, che è stata coinvolta nel laboratorio di sartoria all’interno della Casa Circondariale di Montorio.
Inoltre, le ostie che verranno utilizzate durante la S. Messa allo stadio sono fatte a mano dalle persone carcerate a Castelfranco Emilia (MO), grazie ad un progetto della Cooperativa Giorni Nuovi.
Festa di Pentecoste allo stadio Bentegodi
Ultimo atto della visita sarà la concelebrazione eucaristica prefestiva di Pentecoste allo stadio Bentegodi, dove sono attesi 30 mila fedeli. La liturgia eucaristica allo Stadio terrà conto del tema “giustizia e pace” anche in alcuni aspetti particolari: per esempio i paramenti per i presbiteri sono realizzati con materiale riciclato e confezionati con l’ausilio di persone fragili; i vari lettori delle preghiere dei fedeli, così come le persone che porteranno i doni all’offertorio, rappresenteranno i differenti volti della Chiesa di Verona e un’attenzione particolare sarà riservata ad alcune realtà di disabilità anche grazie alla collaborazione con Unitalsi Verona.
La Messa inizierà alle ore 15, ma sarà preceduta da un tempo di animazione e riflessione coordinato dal Centro di pastorale adolescenti e giovani dal titolo “Per fare la pace ci vuole coraggio”.

Con i giovani a parlare di giustizia

Saranno proprio i 3800 adolescenti e giovani presenti sul prato dello stadio i primi destinatari e i protagonisti di questa proposta di animazione che sarà strutturata con le musiche di Cpag band, supportata da Tribù gospel singers, i balli della scuola Urban Dancefloor.
Arena di pace
Uno degli eventi più attesi della giornata sarà Arena di pace, che si svolgerà dalle 9 alle 12.30 ed è
stata pensata non solo come grande momento assembleare dei movimenti popolari italiani, ma anche come occasione di incontro artistico-culturale, in cui la pace oltre ad essere proclamata è anche condivisa. Tuttavia, l’appuntamento nell’anfiteatro scaligero è solo una tappa di un processo che si è sviluppato nel corso dei decenni a partire dagli anni Ottanta e che proseguirà anche dopo il 18 maggio.
Papa Francesco parteciperà ad Arena di pace 2024 dalle 10.15 per circa un’ora e risponderà ad alcune domande che sono emerse dai tavoli di lavoro riunitisi nei mesi scorsi per approfondire cinque ambiti tematici strettamente legati al tema della giornata “Giustizia e pace si baceranno”. Infatti, l’incontro di sabato 18 maggio, a cui prenderanno parte numerosi movimenti popolari italiani e internazionali, è solo il culmine di un processo di approfondimento, dialogo e confronto su “Migrazioni”, “Ecologia integrale e stili di vita”, “Lavoro, economia e finanza”, “Diritti e democrazia”, “Disarmo”.
A Verona, già da venerdì 17 maggio in fiera, confluiranno i movimenti popolari, che con le loro
pratiche e capacità di intrecciare relazioni dal basso ricostruiscono comunità, promuovono convivialità e lottano per la dignità della vita. Quelli che Francesco definisce “poeti sociali”, indicandoli come unica speranza per la conversione ecologica di cui ha bisogno l’umanità.
Nel corso della mattinata, ci sarà un doppio collegamento con la Terra Santa, uno in Israele e uno in Cisgiordania, per poter fare simbolicamente incontrare israeliani e palestinesi per un segno di speranza.
A condurre la mattinata areniana saranno Riccardo Iacona conduttore di Presa diretta, Greta Cristini, reporter e analista geopolitica, Marino Sinibaldi, giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico.
Assieme ai volti storici di Arena di pace come padre Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti, numerosi saranno gli attivisti di rilievo che porteranno la loro testimonianza nell’anfiteatro scaligero, tra questi: Vanessa Nakate, attivista ugandese, nota per il suo impegno per promuovere politiche di
contrasto al cambiamento climatico; Mahbouba Seraj, giornalista afgana e attivista per i diritti delle donne, candidata al Nobel per la Pace; Joao Pedro Stedile, economista e attivista sociale brasiliano fondatore dei movimenti popolari brasiliani; Andrea Riccardi, storico, politico e attivista italiano, fondatore nel 1968 della Comunità di
Sant’Egidio.