Dalmonte applaude: “Tezenis, mi piaci”. Stoytchev fischia:”Calzedonia, non va” Stati d’animo opposti per i due coach gialloblù, dopo la partita infrasettimanale

LA FRASE
“Questa è la strada giusta, non dobbiamo fermarci. Nè dobbiamo pensare di essere già arrivati, ma questa squadra può davvero regalarci grande soddisfazioni. Finalmente Verona può sognare il ritorno tra le grandi del basket e questo ha riportato entusiasmo nel pubblico. Da anni non vedevo un entusiasmo come questo, ora tocca a Dalmonte e ai suoi ragazzi, proseguire su questa strada”. Così, Giovanni, tifosissimo storico del basket gialloblù, all’uscita del Palasport dopo il successo su Ferrara.

IL TOP
Stavolta tocca a Severini, la palma del migliore. E anche questa alternanza di to, dimostra che il collettivo funziona. Non c’è mai un solo protagonista, sono tasnti i big a disposizione di Dalmonte e tutto sembra funzionare alla perfezione, nonostante un avvio a fasi alterne.

IL RITORNO.
Kenny Hasbrouk, finalmente. Sia pure in campo per pochi minuti, ma già protagonista. E soprattutto guarito. Era questa la risposta che Dalmonte aspettava. Kenny è tornato, viva Kenny. E viva Tezenis, che oggi può guardare alle prossime sfida con un pensiero in meno. Con Hasbrouk c’è una carta pesante da giocare, un jolly nel mazzo di coach Dalmonte.

TUTTI A FORLI’
E ora a Forlì. Test severo, con una squadra che segue a ridosso delle grandi e che ha tutto per pensare a uno scherzetto. Anche perchè, non da oggi, la Tezenis è la squadra da battere. E tutti, contro i gialloblù, giocheranno sempre “alla morte”

 

LA FRASE
“Male, malissimo”. Rado Stoytchev va giù duro. “Mai stati in partita, come se non fossimo scesi in campo. L’avevo detto alla vigilia, queste sono le partite più difficili e noi l’abbiamo sbagliata. Vuol dire che non ci siamo ancora e che per essere matura una squadra deve avere continuità, concentrazione, sicurezza. In questo senso, siamo tornati indietro”.

IL FLOP
Facile adesso, puntare su Boyer, inguardabile a soli tre giorni da una prova viceversa grandissima. Ma non è stato solo Boyer a sbagliare partita. Calzedonia proprio non c’è stata e in questo senso lo stesso coach dovrà porsi delle domande. Com’ è possibile che a distanza di tre giorni, Calzedonia cambi completamente faccia? Una domanda che aspetta una risposta urgente.

IL DUBBIO
Può essere un problema di personalità, di mentalità. Calzedonia in questo senso è ancora un’incompiuta e allora ci può stare che dopo una bella prestazione, si abbassi un po’ la guardia, inconsciamente. “E allora diventiamo battibili da tutti”, sottolinea Stoytchev. Un approccio sbagliato, un difetto che va cancellato alla svelta.

C’E’ MONZA
Arriva Monza, altra avversaria sulla carta “facile”. Ma guai sottovalutarla. Del resto, il ko di Vibo in questo senso è una garanzia. Sarà Calzedonia arrabbiata, il riscatto è obbligato.