Degrado. Troppe nuvole su quel Raggio di sole Le famiglie protestano: poco sicuro portare i figli al parco giochi. Il bar chiuso da tempo

Non basta la volontà di rendere più verde la città allargando tutti gli spazi possibili, il problema poi è saper mantenere parchi e giardini in modo che siano utilizzabili dai cittadini e non finiscano in degrado, abbandonati e rifugio di sbandati. I giardini del Raggio di Sole erano un’oasi perfetta per chi voleva godersi la pausa pranzo in tranquillità. Ora non più. Lo hanno denunciatoiI consiglieri di Fare! per mettere al centro il problema del degrado del parco Raggio di Sole, ormai da tempo meta di sbandati e invaso dai ratti. Ad accompagnarli un folto gruppo di mamme e residenti, stufi di sollevare il problema e non ottenere mai risposte. “E’ intollerabile questo stato di degrado che dura ormai da anni – sbotta il deputato di Forza Italia Flavio Tosi – ormai il rischio igienico sanitario è talmente grave da aver reso sostanzialmente impraticabile l’area da parte di famiglie e bambini. Va riaperto con urgenza il bar, che oltre a essere funzionale all’attività delle famiglie, garantiva un presidio costante della zona e la presenza di servizi igienici sempre aperti”. Concorde la capogruppo di Fare! in Consiglio Comunale Patrizia Bisinella, che incalza: “Sarebbe bello avviare un progetto come quello che mise a terra il comune qualche anno fa – afferma – affidando lo stabile a qualche associazione del territorio, magari gli Alpini, con il triplice fine di controllo della zona, pulizia e mantenimento dell’area verde e integrazione intergenerazionale, fondamentale sia per i giovani che per i meno giovani. Un tempo, grazie all’accordo tra varie associazioni, tra cui gli ex poliziotti e i piscicoltori veronesi, la piccola vasca dei pesci rossi era sempre pulita e manutenzionata. Oggi anche questo spazio è totalmente in degrado. Il fatto che la responsabile della ludoteca affermi di avere inviato molteplici richieste di intervento in comune senza mai ottenere risposta, la dice lunga sull’impegno di questa amministrazione – conclude Bisinella – Se invece che regalare innaffiatoi ai cittadini perché facciano il lavoro altrui e per cui pagano le tasse, innaffiare le aree pubbliche, si recuperassero luoghi come questo di sicuro si dimostrerebbe maggiore attenzione al territorio.”