Difesa dell’ambiente, i magnifici 6 Barana, Pavan, Bellini, Cavallini, Dal Maso e Zanini si sono distinti nelle operazioni

Sono stati consegnati , al Palazzo Scaligero, gli encomi a sei agenti della Polizia Provinciale che si sono distinti in due diverse operazioni di attività venatoria e in ambito ambientale.
Sono intervenuti il presidente Manuel Scalzotto e il comandante Anna Maggio.
Stefano Barana, Leonardo Pavan, Maurizio Bellini, Massimo Cavallini ed Enrico Dal Maso sono stati protagonisti dell’indagine che, tra il 2018 e il 2019, ha accertato l’esistenza di diversi depositi di rifiuti anche pericolosi nella pianura veronese. In tutto, otto siti individuati nei comuni di Zevio, Minerbe, Bevilacqua e Boschi Sant’Anna, dove teli in plastica, tubazioni per l’irrigazione, materiali ferrosi ed edilizi, fusti metallici rotti con residui di oli esausti erano stati interrati illegalmente, spesso a contatto con la falda e in corrispondenza di aree coltivate con prodotti destinati al consumo umano e animale.
Un altro encomio, consegnato a Paolo Zanini, riguarda un episodio risalente al pomeriggio del 22 settembre 2019 e verificatosi all’interno di un’azienda faunistico venatoria nel comune di Sommacampagna. L’agente era intervenuto su richiesta di una guardia giurata, che lamentava la presenza in zona di decine di sedicenti animalisti che avevano danneggiato alcune auto e sottratto un fucile a un cacciatore. Dopo aver bloccato l’accesso dell’azienda, Zanini era stato accerchiato da 30 persone con il volto coperto e violentemente spintonato. Nonostante le provocazioni e le minacce, l’agente della Polizia Provinciale era rimasto sul posto fino all’arrivo dei carabinieri.
Gli stessi animalisti si erano resi protagonisti, la mattina, di un’aggressione con lesioni ai danni di una donna che, all’interno di un cortile privato, era impegnata a “pulire” la cacciagione.